Flash, a-ah!

«Flash non funziona bene sui dispositivi mobili»

Mentre presentava  il nuovo sistema per portare la pubblicità nelle applicazioni dell’iPhone, Steve Jobs si è rivolto verso la platea per ricordare che le animazioni e i filmati non erano realizzati in Flash. Una piccola frecciatina, l’ennesima, nei confronti di Adobe e del suo software per la visualizzazione di video e presentazioni multimediali da sempre assente nei dispositivi mobili di Apple. A distanza di qualche settimana, Jobs ha deciso di tornare sull’argomento scrivendo una lunga lettera dal titolo chiaro: “Pensieri su Flash”.

In sei punti il CEO di Apple spiega perché Flash non sbarcherà su prodotti come iPhone, iPod Touch e sul nuovo iPad.

Primo
Per Jobs quella di Flash è una tecnologia ormai superata dai nuovi standard della rete, come il linguaggio HTML5 che consente di sviluppare soluzioni paragonabili a quelle di Adobe senza i limiti di una soluzione “chiusa”, condizionata dalle scelte commerciali di una singola società.

HTML5, il nuovo standard per il web che è stato adottato da Apple, Google e molti altri, consente agli sviluppatori del web di creare grafiche, animazioni e transizioni senza dover fare affidamento su un programma fatto da terzi (come Flash). HTML5 è totalmente aperto e controllato da un comitato per gli standard, del quale fa parte anche Apple.

Secondo
Quelli di Adobe, dice Jobs, sostengono che senza Flash gli utenti non hanno la possibilità di vedere il web nella sua interezza, considerato che circa 3 video su 4 sono codificati con il loro programma. In realtà buona parte dei video sono già disponibili in un formato compatibile con gli iPhone, iPod Touch e iPad. E lo stesso dicasi, in senso lato, per i videogiochi: «Fortunatamente, ci sono circa 50mila titoli di videogiochi nell’App Store, e molti di questi sono gratuiti».

Terzo
Flash non è un programma sicuro e fa spesso piantare i Mac.

Abbiamo lavorato con Adobe per risolvere questi problemi, ma ormai durano da diversi anni. Non vogliamo compromettere la sicurezza degli iPhone, iPod e iPad aggiungendo Flash. Inoltre, Flash non funziona bene sui dispositivi mobili. Abbiamo chiesto in più di una occasione ad Adobe di mostrarci un dispositivo mobile, qualsiasi dispositivo mobile, che funzioni bene con Flash per anni. Non lo abbiamo mai visto.

Quarto
Flash si appoggia troppo sul software e meno sull’hardware. Ciò richiede maggiori quantità di energia e porta i dispositivi come gli smartphone a scaricarsi rapidamente quando visualizzano contenuti realizzati con il programma di Adobe. Quando i siti web utilizzano formati alternativi per i loro video, sostiene Jobs, l’autonomia delle batterie aumenta notevolmente e in alcuni casi raddoppia.

Quinto
Il programma di Adobe non è adatto per i terminali moderni dotati di schermi sensibili al tocco: «L’interfaccia rivoluzionaria di Apple che supporta il multitouch non richiede l’utilizzo di un mouse».

Sesto
Utilizzare Flash come sistema intermedio, tra il software che anima gli iPhone e le applicazioni, renderebbe lo smartphone meno funzionale e porterebbe a non pochi problemi di compatibilità.

Non possiamo essere alla mercé di qualcun altro che decide come e quando rendere disponibili i nostri miglioramenti agli sviluppatori.

I sei pensieri di Jobs su Flash preparano, in realtà, la strada per una conclusione più pesante che sembra escludere completamente Flash dal futuro dei dispositivi mobili Apple. Una scelta nell’aria ormai da mesi, ora scritta nero su bianco dal CEO della società.

Flash è stato creato durante l’era dei PC, per i PC e i mouse. Flash è un affare di successo per Adobe, e possiamo comprendere perché vogliano portarlo oltre i personal computer. Ma l’era dei dispositivi mobili interessa i terminali che consumano poco, con interfacce sensibili al tocco e standard aperti per il web, tutte aree dove Flash non raggiunge buoni livelli. […] Forse Adobe dovrebbe concentrarsi di più sulla creazione di nuovi strumenti per usare HTML5 e meno nel criticare Apple per aver deciso di lasciarsi il passato alle spalle.