Il nuovo trailer di Star Wars, scena per scena

È uscito stanotte, e come al solito lo abbiamo sezionato raccogliendo le cose più notevoli

di Luca Misculin – @lmisculin

Star Wars: Gli Ultimi Jedi uscirà in Italia il 13 dicembre, e sarà l’ottavo film della saga di fantascienza creata da George Lucas. Stanotte è uscito il secondo trailer del film, dopo quello diffuso ad aprile scorso. Il nuovo trailer contiene un mucchio di cose, e anche un paio di discreti spoiler sulla trama del film: se proprio volete arrivare digiuni al 13 dicembre, è meglio che non lo guardiate. Se invece volete discuterne coi vostri amici impallinati di Star Wars, continuate pure a leggere.

(versione italiana)

(versione originale)

 

La prima scena è dedicata a Kylo Ren, l’antagonista principale della nuova saga: il trailer uscito oggi si concentra moltissimo su di lui. Nel Risveglio della Forza aveva ucciso suo padre Han Solo ma poco dopo era stato sconfitto da Rey in combattimento. Qui lo vediamo di spalle mentre osserva la costruzione di inquietanti macchine da guerra del Primo Ordine.

Nella seconda scena vengono mostrati dei veicoli da guerra del Primo Ordine che assomigliano molto agli AT-AT visti nella vecchia trilogia e nello spinoff Rogue One (in italiano furono tradotti come “camminatori”). Questi però si chiamano AT-M6, e a differenza dei predecessori hanno zampe molto più solide e un cannone sopra il “muso”. Si dirigono in massa verso una specie di cava su un pianeta dalla superficie rossa, già visto nel primo trailer. Sappiamo che si chiama Crait, e poco altro. Sopra gli AT-M6, appare l’astronave di Kylo Ren. Nella scena successiva, è proprio Kylo che conduce alcuni soldati dentro la cava.

Durante la prima parte del trailer, interamente incentrata su Kylo Ren, in sottofondo sentiamo la voce del Supremo Snoke. È il super-cattivo che ha portato Kylo al lato oscuro della Forza, e che per fattezze e comportamenti ricorda molto l’Imperatore della vecchia trilogia. Lo si sente dire: «quando ti ho trovato, ho visto un potere grezzo, indomito. E oltre a questo, qualcosa di veramente speciale». Snoke sembra riferirsi a Kylo e ai suoi spaventosi poteri, visti già nel Risveglio della Forza. E infatti ci viene mostrato proprio Kylo mentre raccoglie una spada in quella che sembra la stanza del trono di Snoke: lo deduciamo dal fatto che sullo sfondo si vedono i Pretoriani, il corpo di elite del Primo Ordine che si occupa proprio di proteggere Snoke.

Poi però il primo blocco di scene si chiude con Rey che accende una spada laser: come a suggerire che Snoke si riferisca a lei, e non a Kylo.

Il secondo blocco parte da dove era finito il Risveglio della Forza. Rey era riuscita a trovare Luke Skywalker, che da anni si era ritirato in esilio sullo sperduto pianeta di Acht-To, e gli aveva consegnato la sua spada laser. Nel trailer, vediamo la scena immediatamente successiva al finale del settimo film. Luke prende la spada e guarda Rey in maniera piuttosto indecifrabile, fra il sorpreso e l’accigliato. Per quelli a cui serve un ripasso: Luke ha una mano robotica da quando Darth Vader gli tagliò quella vera nell’Impero colpisce ancora, nella famosissima scena in cui gli rivelò di essere suo padre.

Come si vede nel primo trailer, Luke inizia ad addestrare Rey per renderla una Jedi. Qualcosa però non quadra. Rey sembra già molto a suo agio sia con la spada laser sia con i suoi poteri. Quando riesce a crepare la roccia e a sollevare dei sassi con la forza del pensiero – cosa che a Luke riusciva difficile nella prima fase del suo addestramento col maestro Yoda – l’anziano Jedi sembra più preoccupato che felice dei progressi della sua allieva.

Rivediamo anche il misterioso libro già mostrato nel primo trailer, e la mensola fatta di corteccia che lo sostiene. Qualcuno ha collegato il libro e la corteccia a un episodio raccontato in un fumetto di Star Wars ambientato dopo la morte di Darth Vader. La corteccia farebbe parte di un albero “sensibile” alla Forza di proprietà di Luke. Non sappiamo invece cosa contenga il libro. Forse è una specie di Manuale del giovane Jedi.

Poco dopo, Luke esplicita le sue preoccupazioni: «Ho visto questa forza bruta solo una volta. Allora non ebbi paura. Ne ho adesso». Luke sembra paragonare le potenzialità di Rey a quelle di Kylo Ren, che anni prima era stato suo allievo.

Quella volta non era finita benissimo: Kylo si era ribellato a Luke e aveva distrutto l’Accademia Jedi uccidendo tutti gli allievi (lo sappiamo dalla visione che Rey ha avuto nel Risveglio della Forza). È proprio la mano di Luke che sembra emergere dalle rovine del tempio Jedi, quando in sottofondo sentiamo «allora non ebbi paura». Subito dopo c’è un’altra scena tratta dalla visione di Rey (e già presente nei trailer del settimo film): Luke osserva l’incendio all’Accademia Jedi insieme a R2-D2, il droide più famoso della vecchia trilogia.

«Lascia morire il passato. Uccidilo, se necessario». È la frase che si sente in sottofondo in questo terzo blocco del trailer, che si concentra ancora su Kylo Ren. Sembra riferirsi soprattutto a due cose. La prima è il legame con Darth Vader, suo nonno: nel Risveglio della Forza Kylo era molto affascinato dalla sua figura, e immaginandosi di parlare con lui gli aveva detto: «finirò quello che hai iniziato». Ora però Kylo Ren sembra reclamare maggiore autonomia, nel tentativo di diventare ancora più forte: lo vediamo mentre sfascia contro una parete il suo elmetto, molto simile a quello di Darth Vader. Ecco perché nel primo trailer lo avevamo visto a terra e in frantumi.

Il secondo legame che Kylo Ren sembra volere interrompere è quello con sua madre, la principessa Leia. Nelle scene successive si vede una battaglia galattica in cui le astronavi della Resistenza vengono distrutte da quelle del Primo Ordine. Kylo comanda un’astronave che punta dritto contro la postazione di Leia, che sta partecipando alla battaglia. Nell’ultima scena di questo blocco, Kylo ha le dita sul grilletto e un’espressione indecisa, mentre Leia lo vede arrivare da lontano. Sul viso di Kylo si vede anche la cicatrice sull’occhio destro che si è procurato alla fine del Risveglio della Forza, durante il combattimento contro Rey.

Teniamo a mente che Carrie Fisher, l’attrice che interpreta Leia, è morta nel dicembre 2016. Aveva già finito di recitare le sue scene degli Ultimi Jedi alcuni mesi prima, e avrebbe dovuto recitare anche nel nono film della saga. Non sappiamo ancora se la produzione degli Ultimi Jedi abbia dovuto inserire una scena in cui Leia viene uccisa, o se la questione verrà affrontata nel nono film.

Inizia l’ultimo blocco del trailer, quello che fa un po’ girare la testa: un sacco di scene, anche significative, vengono compresse negli ultimi trenta secondi. Per prima cosa vediamo il Millennium Falcon nella classica situazione da Millennium Falcon: inseguito da uno sciame di astronavi che cercano di abbatterlo. Stavolta, l’inseguimento avviene in un specie di miniera di cristalli.

Alla guida del Millennium Falcon c’è Chewbacca. Alla sua sinistra vediamo invece un animaletto mai visto finora: dalle informazioni diffuse dalla Lucasfilm – la casa di produzione della saga – sappiamo che è un porg, un uccello che vive sul pianeta dove si era ritirato Luke Skywalker. Il regista degli Ultimi Jedi Rian Johnson ha detto a EW che il loro aspetto è ispirato a quello delle fratercule, molto comuni in alcuni periodi dell’anno su Skellig Michael, l’isola irlandese dove sono state girate le scene su Acht-To.

Poco dopo compaiono altri due personaggi principali della trilogia in corso: Finn, l’ex soldato del Primo Ordine che aveva disertato nel Risveglio della Forza, e Poe Dameron, il migliore pilota galattico della Resistenza. Entrambi vengono mostrati in una situazione di difficoltà. Poe osserva una battaglia galattica in cui la Resistenza sembra avere la peggio, mentre Finn combatte contro Capitan Phasma, il generale del Primo Ordine interpretato da Gwendoline Christie (cioè Brienne di Game of Thrones).

In entrambe le brevi scene in cui viene mostrato, Finn è vestito come un ufficiale del Primo Ordine: cosa che fa pensare che stesse partecipando a un’operazione della Resistenza sotto copertura.

Per pochi istanti compare anche BB-8, il droide a forma di palla che appartiene a Poe Dameron. Anche lui è stato coinvolto in una battaglia galattica, e ne è uscito malconcio.

Questa è per gli impallinati veri: grazie a un aggiornamento dell’app che controlla il modellino di BB-8, sappiamo che le astronavi della Resistenza che vediamo in questo trailer si chiamano “Raddus”. L’ammiraglio Raddus è il comandante dei ribelli che in Rogue One riceve i piani della Morte Nera recuperati da Jyn Erso, e che poi arrivano nelle mani della Principessa Leia. Poco dopo aver inviato i piani, però, sembra che la sua astronave venga distrutta dall’arrivo di una flotta dell’Impero. Forse la Resistenza ha nominato quel modello di astronave proprio in suo onore.

Nella scena più criptica del trailer, Rey si tuffa in una pozza d’acqua, riemerge e vede Luke. Nello stesso ambiente – una grotta, sembra – Luke dice: «questa storia non andrà come pensi». Che vuol dire? Dobbiamo legare queste parole all’ultima scena del primo trailer, quella in cui Luke dice che i Jedi devono sparire?

Le ultime scene del trailer valgono quasi come degli spoiler.
Nella prima vediamo Snoke che dice a Rey «adempi il tuo destino», dopo averla immobilizzata con i suoi poteri. È la prima volta che vediamo Snoke dal vivo: nel Risveglio della Forza era apparso solo in ologramma.

È una frase che ritorna spesso nella saga di Star Wars, soprattutto in relazione alle conversioni al lato oscuro della Forza. L’Imperatore dice una cosa molto simile ad Anakin Skywalker poco prima che diventi Darth Vader, nella Vendetta dei Sith.

E prova a dirlo anche a Luke stesso nel Ritorno dello Jedi, quando vuole convincerlo del fatto che la sua conversione al lato oscuro è inevitabile.

L’avvicinamento di Rey al lato oscuro viene suggerito anche nella scena finale: si sente Rey dire «mi serve qualcuno che mi mostri il mio posto in tutto questo». Subito dopo vediamo Kylo Ren, senza elmetto, che tende una mano. È improbabile che le due cose siano avvenute nella stessa scena: gli ambienti dietro Rey e Kylo sono molto diversi. È indicativo però che la produzione degli Ultimi Jedi voglia andare in una direzione – la “corruzione” di un personaggio positivo – già parecchio esplorata dai film precedenti.