Il calcio corrotto non si paga

Quella di Monti, due o tre anni senza calcio, è ovviamente una provocazione. L’ha anche spiegato: è una considerazione personale e non del governo. Inutile, ovviamente: Il Giornale titola “Monti ci toglie il calcio”. Nove colonne, come si diceva una volta, e il terremoto è una notizia minore. Vabbe’.

Però qualcosa bisognerà pur fare. Perché è vero che tutto andrà provato, siamo garantisti fino in fondo. Ma la sensazione è che il livello di corruzione sia alto ed esteso e che altissimo sia il livello di omertà. Tutto andrà provato ma certo è che il rapporto malsano tra dirigenti-calciatori-ultras (e gli ultras a volte, se non spesso, sono legati alla criminalità organizzata) esiste, eccome se esiste. E questo non va bene, non è normale, ognuno stia al suo posto (Vedi il dialogo sussurrato tra Sculli e il capo ultras durante il celebre Genoa-Siena). E non è normale che i calciatori scommettano, anche se si tratta di scommesse assolutamente legali. Dovrebbe essere un principio ovvio, banale, nemmeno da dire: i calciatori non devono scommettere.
La sensazione è che tanto, troppo sia falsato. Sembra un grande incontro di wrestling. E chi guarda e segue il calcio sia truffato. Due o tre anni senza calcio è una provocazione, appunto. Ma in qualche modo bisognerà pur reagire. E lo dice uno, io, che si annoia parecchio nelle domeniche senza campionato e che ha qualche brivido quando sente l’orripilante inno della Champions.

Qualcosa si è mosso, a dir la verità. Il 12 maggio, al San Nicola di Bari, quando gli ultras hanno intonato il coro “Libertà per gli ultrà”, riferito ai tre capi della curva arrestati per aver chiesto-ordinato ai giocatori di perdere le partite per poter guadagnare con le scommesse, il resto dello stadio ha fischiato. E ha urlato “Venduti venduti”. È uno dei primi, rari, segnali di reazione.Serve altro. Perché non si può continuare a finanziare un meccanismo che non riesce a creare i propri anticorpi e che anzi si arrocca e fa quadrato per difendere se stesso. I biglietti per entrare allo stadio, almeno per ciò che riguarda le squadre maggiori, costano tanto, troppo. Gli stadi, e quindi il servizio offerto, fa schifo (a parte lo Juventus stadium). Se poi ci mettiamo che parti dello spettacolo sono false… I presidenti dovrebbero esporsi, battersi contro la corruzione. E invece si lanciano in difese aprioristiche oppure, come Zamparini, si scagliano contro Monti e non contro i corrotti. E gli spettatori dovrebbero smetterla di subire tutto. Bisognerebbe disertare gli stadi la prossima prima di campionato: uno sciopero, niente incassi per quella domenica. Un segnale. E l’abbonamento al calcio di Sky costa troppo, se lo spettacolo non ha una garanzia di autenticità. Sarà pure demagogico e illusorio. Ma il calcio corrotto non si paga.

Stefano Nazzi

Stefano Nazzi fa il giornalista.