Calcoli pensionistici

In collaborazione con Riccardo Stucchi (*).

La cosa dovrebbe essere semplice, la scelta cioè tra investire in un fondo pensione (di quelli accessibili a tutti, non i “fondi di categoria”) oppure mettere i soldi in un semplice conto amministrato dove poi comprare quel che si vuole. E invece non lo è proprio. Frutto di uno scambio epistolario molto istruttivo con il mio amico di penna Riccardo, qualche calcolo rivela che a meno di non sperare in rendimenti futuri esorbitanti la differenza è abbastanza trascurabile. (Nonostante sia Riccardo ad aver svolto la maggior parte del lavoro, resto sempre e solo io il responsabile per qualunque errore in questo post.)

Dunque con Riccardo ci siamo chiesti: Conviene di più mettere i soldi in un fondo pensione oppure gestirceli da soli con, per esempio, qualche ETF?

Per rispondere alla domanda ci siamo dati le seguenti condizioni:

1) Un ipotetico investitore fa versamenti annuali di 2.000 euro per i prossimi 35 anni (un giovanotto, quindi).

2) Fondo pensione – Costi: 2.00% l’anno; versamenti annuali dedotti dal reddito a un’aliquota del 27%; al momento del disborso della pensione i versamenti effettuati sono tassati al 9% ma nessuna tassazione ulteriore sul rendimento annuo e nessuna imposta di bollo; aliquota sul rendimento annuale del 20%.

3)Conto amministrato – Costi: 0.65% l’anno; aliquota sul rendimento annuale del 26%.

Poi abbiamo fatto delle simulazioni e comparato i risultati delle due alternative ipotizzando rendimenti annuali lordi tra 0% e 6% (se volete più del 6% vi passo il foglio di calcolo e in bocca al lupo). I risultati ci hanno sorpreso parecchio perché le differenze tra le due alternative sono tutto sommato piccole (nonostante gli sgravi fiscali dei fondi pensione); per esempio, alla fine dei 35 anni abbiamo

Rendimento annuale dei mercati: 1%:

 FP: valore finale Eur 71,436 e rendimento netto 0.1%

 CA: valore finale Eur 71,146 e rendimento netto 0.1%

Rendimento annuale dei mercati: 3%:

 FP: valore finale Eur 96,818 e rendimento netto 1.8%

 CA: valore finale Eur 93,808 e rendimento netto 1.7%

Rendimento annuale dei mercati: 6%:

 FP: valore finale Eur 157,537 e rendimento netto 4.3%

 CA: valore finale Eur 146,597 e rendimento netto 4.0%

In pratica, nel migliore dei casi esaminati e a parità di rendimento, il fondo pensione darà 0.3% in più di un normalissimo conto amministrato investito in veicoli passivi, ma ritenendo tutte le limitazioni e restrizioni del caso. Ovviamente la differenza di costi tra le due alternative influisce parecchio sui i risultati. Ah, potreste obiettare, ma il rendimento del fondo pensione (gestito da professionisti) sarà certamente superiore a quello del conto amministrato (gestito da te); se no che si paga a fare l’1.35% in più?

Domanda ragionevolissima, alla quale si può dare in totale confidenza una risposta altrettanto ragionevole: non proprio. Statistiche prodotte in tutto il mondo (esempi qui e qui) dimostrano ampiamente la futilità di affidarsi a gestori attivi indiscriminatamente, e le risorse necessarie per una valutazione rigorosa dei gestori non è alla portata di molti.

Insomma, fatevi bene i vostri calcoli: quel’1.35% non è proprio da buttar via.

(*) Riccardo Stucchi è un ingegnere civile che lavora da anni in Svizzera nel settore infrastrutture nell'ambito della ricerca e sviluppo. Nel tempo libero è un curioso osservatore della realtà con occhio matematico.

 The Money Box

Idee su come avvicinarsi ai mercati finanziari e agli investimenti in genere. Senza eccessivi entusiasmi, ma soprattutto senza paura. Il blog originale è qui.