Informatissimi
Qui c’è un capitolo di "Notizie che non lo erano" che parlava di come i quotidiani italiani usino con entusiasmo i più screditati tabloid inglesi [Continua]


Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).
Qui c’è un capitolo di "Notizie che non lo erano" che parlava di come i quotidiani italiani usino con entusiasmo i più screditati tabloid inglesi [Continua]

Da un paio d’anni si scrive molto della tendenza dei grandi brand di moda a produrre e vendere cose “brutte” [Continua]

Non si sa da dove cominciare (e non è un modo di dire) a elencare le cose sbagliate (ed è un eufemismo) nella rubrica di stamattina di Massimo Gramellini [Continua]

Mi permetto di rispiegare una cosa ai molti bellicosi critici dei “giornalisti” (che furono a loro tempo bellicosi critici dei “politici”) che li accusano di servitù [Continua]

Ero alle medie quando a casa di un mio amico che la sapeva più lunga di tutti arrivò la consolle di Pong [Continua]

Sulla prescrizione il ministro Bonafede sta facendo giochini demagogici su cui si perde lui stesso

C’è una storia che può essere utile a fare delle riflessioni sul groviglio di casini che generano insieme la presunzione di conoscere le cose meglio [Continua]

Sono passati otto mesi dalle elezioni. Le elezioni del crollo del Pd, della sua sconfitta indiscutibile, della necessità di ripensare [Continua]

Ci sono due cose molto lontane tra loro, sui giornali stamattina. Però c’entrano, in un modo importante [Continua]

In mezzo alle tante cose sventate dette e sostenute intorno alla morte di Stefano Cucchi e alle indagini sulle circostanze di quella morte, ce n’è una su cui vale la pena dire due cose [Continua]

Capire l'innovazione a diciotto chilometri all'ora, e un po' fuorilegge [Continua]

Una delle poche cose non riuscite, nel libro di Baricco che racconta cosa è cambiato nei nostri mondi e nelle nostre teste dall’inizio della “rivoluzione digitale”, è il titolo [Continua]

Ci sono alcune cose che mi mettono a disagio, dell’animata discussione dei giorni scorsi sulle sprezzanti frasi di Luigi Di Maio [Continua]

Due settimane fa durante un’intervista in pubblico Enrico Mentana ha detto tra le altre questa cosa [Continua]

Caro Massimo Gramellini, l’impressione a proposito della frase di Rocco Casalino che suggerisci nella tua rubrica di oggi è sensata [Continua]

Voglio raccontarvi il concerto di Venditti all’Arena di Verona, perché un’allegra catastrofe così non l’avevo mai vista [Continua]

Sul copyright e la sua riforma, vale l'assenza di argomenti e la loro falsificazione per decidere cosa sia giusto [Continua]

È che abbiamo ordinato da bere delle cose in un bar di Milano, vedendosi tra amici al ritorno delle vacanze [Continua]

Anche tra le persone di buona volontà ci sono due modi di pensare all'immigrazione, e quello più "giusto" non sta funzionando [Continua]

Non sono i soldi eventualmente ottenuti da Google e Facebook a fare la sopravvivenza del buon giornalismo [Continua]
