Vexata quaestio

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).

Oggi a Morning, un podcast che seguo, il conduttore ha raccontato un paio di cose sui quotidiani di oggi che sollevavano la frequentissima questione di come comportarsi – da giornalisti sui giornali, o da persone sui social network – “quando qualcuno dice qualcosa di particolarmente sciocco, di particolarmente aggressivo”.

“Parlarne, denunciarlo, raccontarlo, serve a combattere quella cosa sciocca o aggressiva o fornisce a quella cosa, a quella idea, una visibilità che comunque la rafforza?”

La risposta non è facile come alcune opinioni ogni tanto perentoriamente affermano (“non dovete dargli spazio!”, “vanno denunciate!”): perché dipende, come dimostra il fatto che spesso gli stessi che oggi dicono “non dovete dargli spazio” domani “denunceranno” una cosa paragonabilmente stupida. (Segue)