Michelle Obama è bravissima a cantare e ballare “Single Ladies” di Beyoncé

Michelle Obama è bravissima a cantare e ballare "Single Ladies" di Beyoncé

Durante l’ultima trasmissione del programma tv americano The Late Late Show, la first lady Michelle Obama ha cantato Signed, Sealed, Delivered I’m Yours di Stevie Wonder e Single Ladies di Beyoncé in un giro in automobile nel giardino della Casa Bianca con il conduttore James Corden. Michelle Obama ha partecipato al programma per promuovere l’iniziativa Let Girls Learn in favore dell’educazione femminile nelle nazioni in via di sviluppo. Alla fine, mentre Obama e Corden cantavano This Is For My Girls, una canzone scritta e prodotta per finanziare Let Girls Learn, sul sedile posteriore è apparsa la rapper Missy Elliott, che ha cantato con loro.

Durante l’intervista Michelle Obama ha anche detto che era solo la seconda volta che saliva sul sedile del passeggero in un’auto negli ultimi sette anni e mezzo: la prima era stato qualche mese fa per una prova di guida di una delle figlie. Single Ladies – che Obama e Corden hanno cantato anche facendo i gesti della coreografia – inizia al minuto 4:54.

Chi era la donna a cui Van Gogh diede il suo orecchio dopo esserselo tagliato

Chi era la donna a cui Van Gogh diede il suo orecchio dopo esserselo tagliato

La rivista The Art Newspaper ha scoperto il nome della donna a cui il pittore olandese Vincent van Gogh diede il suo orecchio dopo esserselo tagliato, nella notte del 23 dicembre 1988 in un bordello in rue du Bout d’Arles, a Parigi. Si chiamava Gabrielle Berlatier e finora l’unica informazione che si aveva su di lei era che si chiamasse Gaby: lo aveva detto a un giornale nel 1936 il poliziotto Alphonse Robert, arrivato al bordello quando Van Gogh si era ferito. All’epoca dell’episodio i giornali avevano invece scritto che la ragazza si chiamava Rachel, probabilmente un soprannome.

Si è tornato a parlare recentemente della storia dopo l’uscita, il 12 luglio scorso, del saggio Van Gogh’s Ear: The True Story di Bernadette Murphy, che racconta che la ragazza a cui Van Gogh diede l’orecchio lavorava come una cameriera nel bordello, dato che era troppo giovane per essere una prostituta. The Art Newspaper ne ha scoperto il cognome partendo da un altro particolare riportato da Murphy (che aveva promesso ai discendenti della donna di non rivelarne il nome completo): la ragazza, figlia di un contadino provenzale, era stata curata con un vaccino anti-rabbia nell’Istituto Pasteur di Parigi, nei cui registri appariva il suo nome appariva. Secondo The Art Newspaper Berlatier probabilmente lavorava anche al Café de la Gare, frequentato abitualmente da Van Gogh, e per questo forse lo conosceva. Successivamente Berlatier si sposò e visse a lungo, senza raccontare pubblicamente di aver ricevuto da Van Gogh il suo orecchio.

L’Arabia Saudita ha vietato Pokémon Go perché è l’Arabia Saudita

L'Arabia Saudita ha vietato Pokémon Go perché è l'Arabia Saudita

I più importanti religiosi dell’Arabia Saudita hanno fatto tornare in vigore il divieto di giocare ai Pokémon, che era stato fatto per la prima volta nel 2001, quando anche fuori dal Giappone arrivarono i giochi per Game Boy sui Pokémon. Pokémon Go – il gioco per smartphone che sfrutta la realtà virtuale e permette di catturare Pokémon nel mondo reale – non è ufficialmente disponibile in Arabia Saudita, ma molti utenti l’hanno scaricato comunque (come si faceva anche in Italia prima che il gioco arrivasse, il 15 luglio). Il Comitato Permanente delle Ricerche Scientifiche e dell’Iftâ – un’organizzazione che prende decisioni di giurisprudenza in base alla religione islamica – ha ripubblicato sul suo sito internet una fatwa, cioè la sentenza emessa da un’autorità religiosa, in cui dice che Pokémon Go porta al gioco d’azzardo e che i concetti alla base del gioco sembrano rifarsi alle teorie di Charles Darwin sull’evoluzione della specie (teorie che l’Arabia Saudita rifiuta). Nella fatwa è anche scritto che molti personaggio rappresentano o contengono simboli di devianze religiose o legati al sionismo internazionale. Il gioco è considerato illegale anche perché contiene riferimenti a forme di politeismo.

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