Alla Maratona di Venezia sei corridori si sono giocati la vittoria sbagliando strada

Alla Maratona di Venezia sei corridori si sono giocati la vittoria sbagliando strada

Domenica si è corsa la trentaduesima edizione della Maratona di Venezia (ufficialmente Venice Marathon), che tradizionalmente si tiene la quarta domenica di ottobre con partenza da Stra, lungo la riviera del Brenta, e arrivo in riva dei Sette Martiri a Venezia, dopo piazza San Marco. La gara è stata vinta dall’eritreo naturalizzato italiano Eyob Faniel, che ha concluso la corsa in 2 ore 12 minuti e 16 secondi.

Ma sull’andamento della maratona ha pesato molto quello che è successo nel tratto tra Marghera e Mestre, a poco più di un’ora dalla partenza. Prima di arrivare a Mestre, il gruppo di testa composto da sei atleti africani ha seguito le moto dell’organizzazione mancando l’imbocco di un sottopassaggio ed è finito sul cavalcavia della stazione ferroviaria: solo dopo aver percorso circa 200 metri, alcuni organizzatori sono riusciti a fermarli e a bloccare le macchine che sopraggiungevano dall’uscita della tangenziale. I corridori sono tornati indietro ma hanno perso diverse posizioni, senza poi riuscire a recuperarle nel tratto tra Mestre e Venezia.

Oggi potete fotografare il mondo insieme agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale

Oggi potete fotografare il mondo insieme agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale

Gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale hanno proposto ai loro follower sui social network di partecipare a una specie di maratona fotografica lunga 90 minuti. Dalle 14.25 alle 15.55 italiane di oggi, nel corso di un’orbita attorno al pianeta, gli astronauti fotograferanno la Terra dallo Spazio partendo dall’Europa, proseguendo con l’Africa e l’Asia, «per poi passare a un tramonto in Australia, un’alba a ovest del Sud America, attraversare il Messico e finire volando sopra Canada e Stati Uniti», come ha spiegato Paolo Nespoli su Facebook. Le persone sulla Terra possono a loro volta fare delle fotografie e condividerle con l’hashtag #1world1orbit.

L’iniziativa è ispirata a un progetto fotografico degli anni Ottanta, A day in the life of America: il 2 maggio 1986, 200 fotogiornalisti andarono in giro per gli Stati Uniti per ritrarre il paese in un’unica giornata.

C’è chi può fare pipì all’Eliseo davanti a Macron

C'è chi può fare pipì all'Eliseo davanti a Macron

Mentre il presidente francese Emmanuel Macron stava tenendo un incontro con tre ministri nel suo ufficio al palazzo Eliseo a Parigi, è entrato il suo cane Nemo e ha fatto pipì vicino a un caminetto ornamentale. L’incontro era registrato per il canale televisivo francese TF1 che ha colto anche il piccolo incidente: i ministri presenti si sono messi a ridere e Macron ha difeso il suo cane, dicendo che quella è una cosa che di solito non fa mai. Nemo ha due anni, è un incrocio tra un labrador e un griffone ed è il primo cane presidenziale francese adottato da un centro per cani abbandonati.

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