I video dell’uomo che sussurra ai procioni

I video dell'uomo che sussurra ai procioni

Da qualche settimana hanno iniziato a circolare molto sui social network i video di un uomo canadese che seduto su una panchina nella veranda di casa sua viene raggiunto da decine di procioni, e a cui distribuisce cibo con amichevole familiarità. L’uomo si chiama James Blackwood e sul suo canale YouTube si fa chiamare “Raccoon Whisperer” (“L’uomo che sussurra ai procioni”), citando un famoso romanzo da cui fu tratto un film con Robert Redford, The Horse Whisperer (L’uomo che sussurrava ai cavalli).

Blackwoood vive a Pictou County, in Nuova Scozia, Canada, ed è un membro in pensione della polizia canadese a cavallo. Nonostante i suoi video abbiano acquistato una notevole popolarità solo di recente, lui pubblica video in cui è in compagnia di procioni sin dal 2011. In un video del 2016 aveva detto che la passione per i procioni la deve a sua moglie, morta nel 2013, che nel 1999 ne soccorse uno che era stato investito da un’auto. Dopo essere stato rimesso in libertà, era però tornato nella loro casa, portando insieme a lui altri procioni. Da allora la casa di Blackwood è diventata una meta fissa dei procioni che abitano nella zona, che di notte gli fanno visita in cerca di cibo.

Blackwood documenta giornalmente le visite dei procioni, e oggi il suo canale YouTube ha più di 300mila iscritti. Nonostante i procioni a cui Blackwood dà da mangiare siano mansueti, il governo della Nuova Scozia sconsiglia questa pratica, che potrebbe arrecare danni sia all’ecosistema che alla salute degli esseri umani. I procioni infatti possono causare gravi infezioni stando a contatto con l’uomo, e in particolare la Bailisascariasi.

Il gran traffico di un sovrappassaggio per animali selvatici su un’autostrada dello Utah

Il gran traffico di un sovrappassaggio per animali selvatici su un'autostrada dello Utah

Per gli animali selvatici le strade possono essere un grosso problema. Dividono in due gli ecosistemi naturali dove vivono, in molti casi sono impossibili da attraversare e, anche quando lo sono, sono pericolosissime, specie se sono strade su cui automobili e altri mezzi a motore si spostano a velocità elevate. Per questo in molte zone degli Stati Uniti sono stati costruiti sovrappassaggi e sottopassaggi destinati proprio agli animali e pensati per evitare la riduzione del territorio a loro disposizione – e salvaguardarli dagli incidenti stradali. Uno di questi si trova nello Utah: è il primo a passare sopra la Interstate 80, un’autostrada che collega la California e il New Jersey. Grazie a una serie di fototrappole la Utah Division of Wildlife Resources ha potuto verificare che la fauna locale apprezza il sovrappassaggio, trafficato notte e giorno da animali di ogni genere, da scoiattoli e lucertole ad alci, linci e orsi.

Questo giornalista non doveva essere in una riunione riservata dei ministri della Difesa europei

Questo giornalista non doveva essere in una riunione riservata dei ministri della Difesa europei

Un giornalista olandese, Daniël Verlaan, è riuscito a entrare in una videoconferenza dei ministri della Difesa dei paesi dell’Unione Europea. Ha potuto farlo perché l’account di Twitter del ministero della Difesa dei Paesi Bassi aveva diffuso per errore un’immagine dell’incontro in cui si leggeva quasi tutto il codice per accedervi: con qualche tentativo Verlaan ha scoperto la cifra mancante e si è intrufolato nella videoconferenza. Non appena se ne è accorto Josep Borrell, l’Alto rappresentante degli Affari esteri dell’Unione Europea, gli ha chiesto: «Tu chi sei?». Poi sia lui che Verlaan si sono messi a ridere, il giornalista ha spiegato chi era, si è scusato e ha detto che se ne sarebbe andato. Borrell gli ha ricordato che introdursi in una riunione riservata dei ministri era un reato.

In tutto Verlaan ha assistito solo a qualche minuto della riunione, che poi si è conclusa per ragioni di sicurezza: come Verlaan anche altre persone, compresi agenti dei servizi segreti di paesi estranei all’Unione Europea, avrebbero potuto assistere alla riunione. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha commentato la vicenda durante una conferenza stampa dicendo che chi si occupa delle comunicazioni sui social network all’interno dei ministeri deve fare più attenzione.

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