È morto l’uomo che si è dato fuoco in questa copertina dei Pink Floyd

La copertina di Wish you were here dei Pink Floyd
La copertina di Wish you were here dei Pink Floyd

A molti il nome dell’attore e stuntman statunitense Ronnie Rondell Jr., morto a 88 anni il 12 agosto ma il cui decesso è stato reso noto domenica, potrà non dire molto. Eppure tutti l’hanno visto almeno una volta. È uno dei due uomini raffigurati in una delle copertine più famose della storia della musica: quella di Wish you were here, il nono album in studio dei Pink Floyd, uno dei gruppi rock più importanti di sempre. Nella fotografia Rondell è l’uomo a destra, quello con la schiena avvolta dalle fiamme; l’altro è il collega Danny Rogers.

Quelle fiamme erano vere. Lo scatto fu realizzato negli studi della Warner Bros. a Burbank, in California, dal fotografo Aubrey Powell, fondatore dello studio Hipgnosis e autore di molte copertine dei Pink Floyd.

Rondell indossava una tuta ignifuga sotto il completo, mentre la sua giacca fu cosparsa di un gel infiammabile. Scattarla fu un lavoraccio: Powell ha raccontato al Guardian che la foto dovette essere ripetuta ben 14 volte, perché Rondell poteva resistere in quelle condizioni solo per pochi secondi, prima che la troupe intervenisse a spegnere le fiamme con coperte ed estintori.

Al quindicesimo tentativo, finalmente quello buono, il vento cambiò improvvisamente direzione e il fuoco gli colpì il volto, facendogli perdere un sopracciglio e parte dei baffi. «Si è buttato a terra e tutta la sua squadra lo ha avvolto con delle coperte per spegnere il fuoco», ha raccontato Powell. «Basta! Per oggi ho finito!», disse scherzosamente Rondell dopo che le fiamme furono spente.

Anche se è conosciuto soprattutto per Wish you were here, Rondell era uno stuntman molto rispettato ad Hollywood: tra le altre cose, apparve in Arma letale, Thelma & Louise, L’inferno di cristallo e Primo contatto, un film tratto dalla serie di fantascienza Star Trek.