Trump ha mostrato una mappa falsa che dava ragione a un suo tweet falso sull’uragano Dorian

Trump ha mostrato una mappa falsa che dava ragione a un suo tweet falso sull'uragano Dorian

Mercoledì, durante un punto sulla situazione dopo il passaggio dell’uragano Dorian, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha mostrato ai giornalisti una mappa apparentemente modificata a mano che dava ragione a un suo tweet falso sulle aree colpite dall’uragano. La mappa riguardava le aree toccate dall’uragano, che dopo essere passato sulle Bahamas è arrivato – indebolito – anche in Florida e nel sud della Georgia. Una linea bianca sulla mappa mostrava le zone in cui era arrivato Dorian, ma una seconda linea apparentemente tracciata con un pennarello nero ampliava quest’area per includere anche l’Alabama, dove invece l’uragano non è passato (qui la mappa originale).

La modifica alla mappa è stata subito notata e i giornalisti hanno ipotizzato che fosse stata fatta per dare ragione a Trump in una polemica su un suo recente tweet: Trump aveva infatti detto che l’uragano sarebbe arrivato anche in Alabama, ma era stato smentito poco dopo dal servizio metereologico statale dell’Alabama ed era stato criticato per aver diffuso un’informazione falsa che avrebbe potuto causare panico e problemi. Trump non ha ammesso di essersi sbagliato, sostenendo che le informazioni che aveva ricevuto dicessero chiaramente che Dorian sarebbe arrivato in Alabama (una cosa che sembra essere improbabile). Alle domande sulla modifica alla mappa (che tra le altre cose è un reato, trattandosi di un documento ufficiale), Trump ha risposto di non saperne niente.

Il discorso in cui il presidente Mattarella ringrazia la stampa per come ha raccontato la crisi

Il discorso in cui il presidente Mattarella ringrazia la stampa per come ha raccontato la crisi

Ieri, dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva letto la lista dei ministri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un breve e insolito discorso davanti alla stampa. Dopo aver spiegato brevemente che, una volta trovata una nuova maggioranza a sostegno del governo, la parte più attiva del suo ruolo sarebbe terminata, Mattarella si è rivolto ai numerosi giornalisti presenti nella sala. «Sono entrato in questa sala stampa solamente per salutarvi e ringraziarvi per il vostro lavoro e per l’impegno con cui avete informato i nostri concittadini».

Mattarella ha continuato dicendo che «è stato di grande interesse leggere ogni mattina sui giornali stampati oppure online, o ascoltare la sera in tv la cronaca e l’interpretazione dei fatti secondo i diversi punti di vista». Questo scambio e confronto, ha concluso Mattarella, «sottolinea l’importanza e il valore della libera stampa».

Il post in cui la nuova ministra del Lavoro diceva di voler uscire dall’euro

Il post in cui la nuova ministra del Lavoro diceva di voler uscire dall'euro

Nunzia Catalfo, 53enne catanese senatrice del Movimento 5 Stelle dal 2013, giurerà oggi come nuova ministra del Lavoro e delle Politiche sociali. Catalfo, che durante questa legislatura è stata presidente della commissione Lavoro del Senato, è nota soprattutto per aver presentato il disegno di legge che diventò la base per l’approvazione del reddito di cittadinanza. Dopo la sua indicazione come nuova ministra, però, è riemerso su Facebook un suo vecchio post in cui parlava molto esplicitamente della necessità di uscire dall’euro, un’idea ritenuta molto pericolosa per la stabilità economica italiana sostenuta da pochi spericolati opinionisti, osteggiata dal Presidente della Repubblica e su cui il Movimento 5 Stelle è stato spesso ambiguo.

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