Warner Bros. Italia ha diffuso il trailer in italiano del film The Legend of Tarzan, che uscirà in Italia il 14 luglio. Il film è diretto da David Yates – il regista degli ultimi quattro film della saga di Harry Potter – e nel cast ci sono Alexander Skarsgård (che interpreta Tarzan), Margot Robbie (che interpreta Jane), Samuel L. Jackson, Djimon Hounsou, John Hurt e Christoph Waltz. The Legend of Tarzan è ambientato alcuni anni dopo che Tarzan ha abbandonato la giungla africana ed è andato a vivere a Londra con sua moglie Jane. A Tarzan – ora noto come John Clayton III – viene però chiesto di tornare in Congo per una missione commerciale per conto del Parlamento britannico, e lì inizieranno i problemi.
Da oggi Papa Francesco ha attivato un profilo Instagram, con il nome utente @franciscus. La prima foto pubblicata dall’account mostra Papa Francesco mentre prega inginocchiato, mentre nella didascalia c’è la frase “Pregate per me” tradotta in diverse lingue. L’attivazione del profilo del Papa su Instagram era già stata anticipata nei giorni scorsi dall’ufficio stampa del Vaticano. Papa Francesco è già attivo su Twitter con account ufficiali che twittano in varie lingue, mentre su Facebook non ha alcun profilo ufficiale.
Venerdì 18 marzo ci sono stati in tutta Italia venti scioperi diversi nel settore dei trasporti. Sono stati proclamati quasi tutti da sindacati minori e i disagi sono stati limitati quasi ovunque, tranne che nelle grandi città. A Roma, dove diversi sindacati dell’azienda dei trasporti pubblici locali (ATAC) hanno protestato contro le condizioni di lavoro dei dipendenti, la metropolitana ha chiuso tra le 8 e 30 e le 12 e 30 e i mezzi di superficie hanno subìto numerosi ritardi. Tra i diversi scioperi indetti ieri, uno in particolare è piuttosto interessante perché alcune piccole sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private con delle motivazioni piuttosto curiose.
La Confederazione Unitaria di Base (CUB) ha scioperato contro la guerra, le spese militari e a favore dell’autodeterminazione dei popoli, organizzando a Milano incontri con i rappresentanti della comunità curda (alcuni movimenti politico-militari curdi stanno combattendo contro il governo in Turchia e contro l’ISIS e altre milizie in Siria).
SI COBAS, piccolo sindacato nato da una scissione di un altro piccolo sindacato, i COBAS, ha protestato contro la guerra e gli interventi militari all’estero, compreso quello italiano in Libia (che però, come ha fatto notare il presidente del Consiglio Matteo Renzi, non è iniziato e al quale il suo stesso governo è piuttosto ostile).
Infine il sindacato USI-AIT ha protestato tra le altre cose «contro la guerra e gli interventi militari all’estero che dietro al pretesto della lotta al terrorismo promuovono piani imperialistici di sfruttamento e oppressione».