Nel nuovo video promozionale dell’Ente per il Turismo della Svizzera il tennista Roger Federer cerca di convincere l’attore Robert De Niro a girare un film nel suo paese, mostrandogli le bellezze naturali e le diverse attività che si possono fare. Ma la Svizzera «è semplicemente troppo perfetta», dice De Niro, che nei suoi film cerca il conflitto e le storie drammatiche. All’Ente per il Turismo sta bene così, e consiglia la Svizzera «quando hai bisogno di una vacanza senza drammi».
Da qualche tempo la CIA, la principale agenzia di intelligence statunitense, sta pubblicando su YouTube una serie di video sui propri dipendenti intitolata Humans of CIA. Uno dei video più circolati online è incentrato su Mija, una funzionaria di 36 anni che dice con orgoglio di provenire da una famiglia ispanica, di essersi «guadagnata il proprio posto» e di non volere «interiorizzare i valori patriarcali» sul ruolo delle donne nella società. La funzionaria racconta anche di essere arrivata alla CIA dopo aver superato diversi ostacoli, fra cui la diagnosi di un disturbo psicologico.
Il video è stato pubblicato a fine marzo ma è stato ripreso dai giornali in questi giorni dopo le critiche dell’ala più radicale del Partito Repubblicano, secondo cui la CIA vuole promuovere categorie e valori progressisti.
In realtà non è così raro che agenzie di intelligence o enti simili diffondano video per promuovere la propria inclusività: da tempo per esempio l’esercito israeliano pubblica video promozionali per smontare gli stereotipi sulla presenza delle donne nell’esercito, e più in generale per sottolineare l’eterogeneità etnica dei propri soldati.
La ricca ereditiera americana Paris Hilton ha fatto un video per spiegare a distanza di anni che la nota fotografia in cui indossa una maglietta con la scritta “Stop being poor”, cioè “Smettete di essere poveri”, era stata falsificata: in realtà la scritta sulla maglietta era “Stop being desperate”, cioè “Smettete di essere disperati”. «Non ho mai indossato quella maglietta», ha detto Hilton: «Non credete a tutto ciò che leggete in giro». Il fotomontaggio risale al 2015 e già all’epoca qualcuno aveva segnalato che si trattava di una immagine modificata, tuttavia continua a circolare online come meme e a essere estesamente considerata autentica.
Debunking the #STOPBEINGPOOR myth.????????♀️???? Don’t believe everything you read.???? #Iconic ???? pic.twitter.com/u6xdTpfpAI
— Paris Hilton (@ParisHilton) May 4, 2021
Su Twitter, rispondendo a una persona che diceva di essere l’autrice del fotomontaggio, Hilton ha raccontato di aver sempre pensato che fosse stato fatto da un’agenzia di fotografi scandalistici e di averla trovata divertente quando si era diffusa all’inizio. «Ma non volevo offendere nessuno», ha aggiunto.
OMG I always thought a paparazzi agency edited it! ???? So hilarious & #Iconic ???? ???????????? I thought it was funny when it came out but I also didn’t want to insult people by thinking I would wear that????. Glad to finally clear this one up for the haters.???????? https://t.co/XnHfDiWEMA
— Paris Hilton (@ParisHilton) May 4, 2021