Lo scorso fine settimana, per la prima volta nella storia della disciplina, delle surfiste donne hanno partecipato a una competizione ufficiale di “big wave surfing”, una gara in cui i partecipanti surfano onde di almeno sei metri d’altezza. Prima d’ora la partecipazione a questo tipo di competizioni era riservata agli uomini, in quanto gli organizzatori le ritenevano troppo pericolose per le surfiste: i partecipanti, fra le altre cose, devono essere in grado di restare sott’acqua anche per più di tre minuti, il tempo stimato per riemergere da un’onda alta più di sei metri. Lo scorso weekend però, dopo anni di discussioni, durante la tappa del World Surf sull’isola di Maui, nelle Hawaii, una delle più note e pericolose, gli organizzatori hanno aperto anche alle donne la partecipazione al “big wave surfing”: hanno preso parte alla competizione dodici donne e ventiquattro uomini.
Alcuni politici italiani si sono molto lamentati del vicequestore Rocco Schiavone, il personaggio protagonista di una serie tv che va in onda su Rai 2. Schiavone, interpretato dall’attore Marco Giallini, è un poliziotto romano che lavora ad Aosta inventato dallo scrittore Antonio Manzini. Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, di Forza Italia, non è d’accordo con il fatto che su Rai 2 venga mostrato un poliziotto che secondo lui «denigra la polizia di stato» e «fa apologia della cannabis»; e pensa che Schiavone sia un «eroe per imbecilli». Per questa ragione ha presentato un’interrogazione parlamentare, sottoscritta da Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello di Identità e Azione (IDeA), in cui chiede che la serie tv non venga più trasmessa.
Giovanardi ha definito Schiavone «un farabutto, un delinquente di grosso calibro che si fa i cannoni, ladro, corruttore, corrotto, procacciatore di prostitute, violento» e ha criticato Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, per non aver preso una posizione in merito. Secondo l’associazione di registi e sceneggiatori cinematografici e televisivi “100autori”, l’interrogazione parlamentare è una «sconcertante ingerenza che limita il racconto della vita dei personaggi e viola la libertà di espressione artistica».
Eroe per imbecilli https://t.co/mrXjD9giNk
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Seconda puntata #roccoschiavone perde un terzo di ascolti e più di un milione di spettatori @Raiofficialnews ditelo https://t.co/JWW0j8VDsq
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) November 12, 2016
La prima puntata di Rocco Schiavone, ispirata al primo romanzo di Manzini, Pista nera, è stata trasmessa il 9 novembre. È stata guardata da più di tre milioni di persone. La seconda, La costola di Adamo, è andata in onda l’11 novembre e la terza si potrà vedere il 18 novembre.
Come inizia la prima puntata di Rocco Schiavone:
L’11 novembre è uscito Le migliori, un disco di Mina e Adriano Celentano che comprende undici canzoni inedite e una versione di “Prinsencolinensinainciusol” arrangiata dal dj Benny Benassi. Sulla copertina del disco si vedono quattro donne vestite con abiti molto colorati, disegnati dallo stilista Marco De Vincenzo: con un fotomontaggio ai volti delle modelle sono stati sovrapposti quelli di Celentano e Mina, dato che il titolo del disco si riferisce proprio ai due cantanti, in una definizione di Celentano stesso.
L’immagine è molto simile a una fotografia scattata da Ari Seth Cohen, un fotografo che dal 2008 tiene il blog di moda Advanced Style: pubblica fotografie di donne anziane di New York che hanno uno stile di abbigliamento particolare. Il lavoro di Cohen è stato raccontato anche in un documentario intitolato a sua volta Advanced Style (lo si può vedere in streaming su Netflix). In un post su Instagram – dove è seguito da 179mila persone – Cohen ha detto che qualche mese fa era stato contattato da una casa discografica italiana per cedere alcuni diritti della sua fotografia: in particolare gli era stato chiesto di poterla modificare mettendo le teste dei cantanti su quelle delle sue modelle. Cohen ha spiegato che «la quantità di denaro che la casa discografica mi ha offerto non mi avrebbe permesso di compensare adeguatamente le donne ritratte», visto che i diritti sull’immagine sarebbero stati ceduti per sempre. Cohen ha cercato di negoziare, ma dato che la casa discografica non ha accettato le sue condizioni, alla fine non se n’è fatto nulla. Ora che ha scoperto dell’uscita di Le migliori, Cohen si sente «palesemente plagiato».
La copertina del disco è stata realizzata dal fotografo Mauro Balletti, che da anni lavora per Mina; Balletti ha detto che l’immagine scelta per la copertina è stata ispirata «dall’eleganza ironica di Anna Piaggi», una famosa giornalista di moda italiana morta nel 2012, molto famosa per il suo stile eccentrico.