La “battaglia dei Josh” in Nebraska

(Kenneth Ferriera/ Lincoln Journal Star via AP)
(Kenneth Ferriera/ Lincoln Journal Star via AP)

Sabato 24 aprile centinaia di persone che si chiamano Josh si sono date appuntamento nella città statunitense di Lincoln, in Nebraska, per una singolare e improbabile sfida che metteva scherzosamente in palio il “diritto” di chiamarsi con quel nome. L’idea era nata nell’aprile del 2020, quando Josh Swain, uno studente di 22 anni dell’Arizona, aveva contattato diverse persone che si chiamavano esattamente come lui per sfidarle e stabilire chi tra loro fosse il “Josh Swain” originale. Lo scherzo era diventato subito virale grazie all’hashtag #joshfight: un anno dopo centinaia di Josh – non necessariamente Swain – sono davvero arrivati da tutti gli Stati Uniti per una serie di combattimenti a suon di tubi galleggianti da piscina.

I video della “battaglia dei Josh”, seguita dal vivo da centinaia di persone, sono stati visti centinaia di migliaia di volte su YouTube. Per inaugurare la competizione, Swain ha sfidato un suo omonimo del Nebraska a una partita di “sasso, carta e forbice”, vincendola. La gara coi tubi galleggianti invece è andata avanti per parecchio tempo e alla fine è stato incoronato campione un bambino, soprannominato Little Josh. Swain ha detto che non si sarebbe mai immaginato che l’evento avrebbe riunito così tante persone; con l’occasione, sono stati raccolti alimenti e donazioni destinate a un ospedale pediatrico della zona per un totale di più di 8mila dollari (circa 6.500 euro).