Spendereste 500 euro per una sala d’attesa di lusso per un volo costato 10 euro?

Spendereste 500 euro per una sala d'attesa di lusso per un volo costato 10 euro?

La compagnia aerea low-cost EasyJet offre un nuovo lussuoso servizio ai suoi passeggeri: utilizzare il terminal e le zone riservate dell’aeroporto di Luton, a Londra, pagando un surplus di 475 sterline in più a persona, circa 540 euro, che diventeranno 120, circa 136 euro, per ogni passeggero in più. In particolare, una volta fatto il check-in e oltrepassato i controlli di sicurezza, i passeggeri potranno attendere nei salottini riservati e saranno poi trasportati fino all’aereo su un’auto privata. Passeranno anche i controlli di dogana, frontiera e sicurezza saltando le code.

Considerato che i voli Easyjet costano anche 10 euro, è difficile immaginare qualcuno disposto a spendere quasi 500 euro per un po’ di comfort in più, ma Andrew Middleton, a capo della sezione dei ricavi secondari di EasyJet, ha spiegato che «per qualche passeggero è l’occasione di unire queste cose [cioè le tariffe basse] con un’esperienza di lusso per i loro cari, e andrà anche molto tra quelli che festeggiano un compleanno o un anniversario importante, o un’altra occasione speciale, o per quelli che fanno un viaggio di lavoro».

Il pilota automatico delle Tesla è un ninja ?

Il pilota automatico delle Tesla è un ninja ?

Il pilota automatico delle Tesla, le automobili elettriche prodotte dall’azienda di Elon Musk, utilizza numerosi sensori e telecamere montati intorno alla carrozzeria per rilevare gli ostacoli e gli imprevisti lungo la strada, arrestando la marcia o realizzando manovre per evitare incidenti. Il sistema è ancora sperimentale e viene periodicamente aggiornato da Tesla, ma come dimostrano molti video su YouTube ha già raggiunto alti livelli di affidabilità. Nella maggior parte dei casi, il pilota automatico ha tempi di reazione molto più bassi rispetto a quelli di un essere umano.

Perché il video di una sposa indiana che si prepara al matrimonio è stato visto 7 milioni di volte

Perché il video di una sposa indiana che si prepara al matrimonio è stato visto 7 milioni di volte

Il video di una sposa indiana che si prepara per il matrimonio è stato visto su YouTube più di 7 milioni di volte. La sposa non è famosa: si chiama Amisha Bhardwaj e la si vede cantare in playback “Cheap Thrills” di Sia durante vari momenti del trucco e della vestizione e ballare con le sue amiche con addosso una camicetta nuziale e dei pantaloncini corti. «Sono sorpresa che il video sia diventato virale perché mostra semplicemente una sposa che si diverte. Non è insolito, ma penso che il mio video abbia rotto con lo stereotipo della sposa indiana, che non dovrebbe ballare così e che sicuramente non dovrebbe indossare il tipo di vestiti che porto io. Il copione della sposa indiana è stato lo stesso per secoli: dovrebbe essere timida, non ridere, sorridere di tanto in tanto e piangere mentre lascia la casa dei suoi genitori. Ma ora la sposa indiana moderna sta scrivendo il proprio copione».

Girare video di matrimoni diversi dal solito, più accattivanti e in cui le spose sono le protagoniste, fa parte di una nuova tendenza in India: dimostra la conquista di una libertà e la volontà di ribellione delle donne stesse rispetto alle imposizioni tradizionali. «Non capisco perché le persone si aspettino che le spose siano timide quando gli sposi possono divertirsi, ballare e bere», ha detto Amisha Bhardwaj intervistata su BBC. I commenti al suo video sono stati positivi anche se qualcuno ha accusato la donna di «distruggere» la cultura indiana. Chi ha girato e prodotto il video ha confermato che «le giovani donne attualmente gestiscono imprese e uffici» e che «quindi non vogliono seguire gli stereotipi quando si tratta di matrimoni». Questo vale però nelle città più grandi mentre molte donne continuano a non avere alcuna scelta. Bhardwaj ha anche spiegato che è importante avere il sostegno dalla propria famiglia e che lei stessa ha potuto fare il video perché sapeva che il suo futuro marito non avrebbe avuto problemi: «Non che avessi bisogno della sua autorizzazione, ma è bello sapere che il tuo partner è sulla tua stessa lunghezza d’onda. Abbiamo iniziato a rompere gli stereotipi: una sposa alla volta».

Nuovo Flash