Anche le gare di spelling possono diventare parecchio intense

Anche le gare di spelling possono diventare parecchio intense

Tra le cose strane (per noi) che fanno gli americani ci sono le gare di spelling: quelle i cui partecipanti – quasi sempre bambini – devono dire le lettere che compongono difficilissime parole (in inglese pronuncia e scrittura sono diverse, particolare che rende il tutto piuttosto complesso). Durante la finale di un’importante gara di spelling – lo Scripps National Spelling – uno dei due ragazzi (Jairam Hathwar, di 13 anni) ha sbagliato a scandire le lettere di una parola. Da qualche ora sta avendo molto successo un breve video che mostra la profonda sofferenza di Hathwar mentre Nihar Janga (lo sfidante, di 11 anni) se ne accorge: fa no con la testa (come quei fastidiosi compagni di classe che sanno sempre tutto) e, poi, applaude Hathwar con fare alquanto fastidioso. Alla fine Hathwar e Janga hanno vinto entrambi, a pari merito. Ben gli sta.

Il lancio della bottiglietta, spiegato bene

Il lancio della bottiglietta, spiegato bene

Dal 24 maggio online si sta molto parlando di una specie di sport che consiste nel lanciare una bottiglia facendola roteare in aria e facendola poi atterrare perfettamente in equilibrio su un tavolo. Se ne parla da quando Mike Senatore è riuscito nell’impresa durante un talent show organizzato nella sua scuola, magari il video lo avete visto.

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Se il video vi ha divertito è possibile che vi siate cimentati voi stessi nel lancio della bottiglietta, rendendovi conto da subito che non è una cosa facilissima. Vox ha dedicato un articolo alla “complessa fisica” che sta alla base del gesto. C’entrano la gravità, il momento angolare e la dinamica dei fluidi. Più semplicemente, un paio di consigli: la bottiglia deve essere piena per un terzo e va lanciata tenendola dall’alto, vicino a al tappo. Poi, certo, come in tutto serve fare pratica. Fateci sapere come va.

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Questa è la pubblicità più razzista di sempre?

Questa è la pubblicità più razzista di sempre?

Negli ultimi giorni sui social network è stato condiviso uno spot di un detersivo cinese, già circolato qualche mese fa, definito da molti come la pubblicità più razzista mai realizzata. Lo spot mostra una ragazza che mette in lavatrice un ragazzo nero, che dopo il lavaggio con il detersivo diventa bianco.

Lo spot ne ricorda un altro di una marca di prodotti per il bucato italiana, nella quale però un ragazzo bianco veniva colorato in lavatrice per diventare nero.

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