• FLAHES
  • Domenica 9 settembre 2018

Cos’è successo con Serena Williams agli US Open

(Jaime Lawson/Getty Images for USTA)
(Jaime Lawson/Getty Images for USTA)

La finale degli US Open giocata ieri a New York è stata vinta dalla tennista giapponese Naomi Osaka per 6-2 6-4 contro Serena Williams, una delle più forti e vincenti tenniste di sempre. La vittoria della Osaka è stata netta ma la partita è stata fortemente influenzata da quello che è successo tra Williams e l’arbitro nel corso dei due set. Nel primo set, quando la Osaka era avanti 4-1, l’allenatore di Williams, Patrick Mouratoglou, le ha fatto un gesto dagli spalti con le mani, interpretato dall’arbitro come un consiglio di andare a rete più spesso.

Durante le partite di tennis è vietato agli allenatori comunicare con i proprio giocatori. Per questo motivo l’arbitro ha dato un warning, un avvertimento, a Williams per questa infrazione, definita coachingNel secondo set, sul 3-2 per la Osaka, in un momento di frustrazione Serena Williams ha spaccato la sua racchetta a terra, ricevendo un secondo warning e un punto di penalità dall’arbitro. A quel punto Williams si è diretta verso la sedia dell’arbitro urlandogli di non aver commesso coaching nel primo set e di non avere mai imbrogliato in vita sua. In una tirata piuttosto confusa, Williams ha dato del ladro all’arbitro, poi gli ha ricordato che lei ha una figlia, e infine ha preteso le sue scuse. Dopo questo scambio è arrivato il terzo warning, e quindi la penalizzazione di un game. 

La partita è continuata con la tennista statunitense in lacrime che ha chiamato in campo due giudici del torneo, che hanno dato ragione all’arbitro. Al termine della partita Williams ha continuato a discutere con l’arbitro e nella conferenza stampa lo ha accusato di sessismo, sostenendo che nel tennis maschile capita spesso che qualcuno dia del ladro all’arbitro senza ricevere nessuna penalizzazione.