A Roma è stata vandalizzata una targa dedicata a Giacomo Matteotti, di nuovo

Il monumento dedicato a Giacomo Matteotti sul lungotevere Arnaldo da Brescia a Roma (la lapide distrutta si trovava dove si vede il buco, in basso a sinistra), 21 luglio 2025 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
Il monumento dedicato a Giacomo Matteotti sul lungotevere Arnaldo da Brescia a Roma (la lapide distrutta si trovava dove si vede il buco, in basso a sinistra), 21 luglio 2025 (ANSA/FABIO FRUSTACI)

A Roma una targa dedicata al parlamentare socialista Giacomo Matteotti, ucciso dai fascisti nel 1924, è stata distrutta in vari pezzi. Non è ancora chiaro chi sia stato. La targa si trova sul lungotevere Arnaldo da Brescia, poco distante da piazza del Popolo, accanto al monumento dedicato allo stesso Matteotti. La targa era già stata vandalizzata nel 2017: è accaduto di nuovo nonostante in questi anni siano state montate delle telecamere di sicurezza per scoraggiare azioni simili.

Il solco dove era impiantata la targa distrutta e alcuni resti, 21 luglio 2025 (ANSA/FRUSTACI/Carabinieri)

La targa era una di quattro, e riportava la frase «uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai», attribuita a Matteotti ma che non venne pronunciata alla Camera il 30 maggio 1924, durante il celebre discorso in cui denunciò i brogli e le violenze che portarono alla vittoria di Benito Mussolini alle elezioni di quell’anno. Il 10 giugno Matteotti venne rapito e ucciso da un gruppo di squadristi fascisti.

In seguito alla vandalizzazione della targa vari politici sono andati sul posto. Tra questi anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli che, dopo aver spolverato una delle lapidi rimaste intatte, ha parlato di «un atto di viltà che inorridisce la nostra coscienza repubblicana e che non deve rimanere impunito».

Le targhe rimaste intatte, 21 luglio 2025 (ANSA/ FABIO FRUSTACI)