I REM non sono per niente contenti di un video twittato da Trump con una loro canzone dentro

I REM non sono per niente contenti di un video twittato da Trump con una loro canzone dentro

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha pubblicato su Twitter un video con la canzone “Everybody Hurts” dei REM come sottofondo e che mostrava diversi esponenti Democratici con un’espressione triste mentre ascoltavano il suo discorso sullo stato dell’Unione, pronunciato al Congresso a inizio febbraio. Il video è stato realizzato da un account noto per produrre contenuti satirici e meme in favore di Trump, ma non è piaciuto per nulla ai REM.

L’account Twitter del gruppo rock statunitense, che ufficialmente si è sciolto nel 2011, ha pubblicato un tweet molto critico nei confronti di Trump accusandolo di essere un “Leader del mondo FASULLO”, invitando poi i media a ignorarlo. “World Leader Pretent” è una delle canzoni di “Green”, sesto album dei REM pubblicato nel 1988.

Il tweet pubblicato da Trump è rimasto disponibile per diverse ore prima di essere rimosso, ma il video al suo interno non poteva essere riprodotto, probabilmente in seguito a una segnalazione a Twitter sulla violazione del copyright per la presenza della canzone dei REM.

Queste facce non esistono

Queste facce non esistono

Le persone che vedete qui sotto non esistono: sono state create da un’intelligenza artificiale, che ha “imparato” a riconoscere le fattezze dei volti e a utilizzarle per produrre nuove facce. Nella maggior parte dei casi, il risultato che si ottiene è molto realistico, con immagini ad alta definizione.

Il sito, che si chiama thispersondoesnotexist.com, mostra una nuova faccia ogni volta che si aggiorna la pagina.

Il sistema utilizza una classe di algoritmi (“reti antagoniste generative”) utilizzati nell’apprendimento automatico in cui due reti neurali si sfidano tra loro per ottenere il migliore risultato finale. Come suggerisce il nome, una rete neurale prevede l’utilizzo di “neuroni” artificiali e ha un funzionamento che, almeno nelle basi, è ispirato a quello delle reti neurali biologiche come quelle del nostro cervello (in una versione enormemente semplificata).

Fino a qualche anno fa per ottenere risultati di qualità paragonabile a queste fotografie erano necessarie enormi capacità di calcolo, ma negli ultimi anni i progressi nei microchip e nelle soluzioni software hanno reso queste soluzioni più accessibili.

Leggi lo speciale del Post sull’Intelligenza Artificiale

Il fuorionda dell’intervista di Piazzapulita a Christophe Chalençon, il leader dei “gilet gialli” incontrato da Di Maio

Il fuorionda dell'intervista di Piazzapulita a Christophe Chalençon, il leader dei "gilet gialli" incontrato da Di Maio

Christophe Chalençon, uno dei leader del movimento dei “gilet gialli“, in un fuori onda di un’intervista trasmessa dalla trasmissione Piazzapulita, ha detto che il movimento ha “dei paramilitari pronti a intervenire” per far cadere il governo. Chalençon fa parte della fazione considerata più estremista dei “gilet gialli”, e già nelle passate settimane aveva evocato apertamente un colpo di stato. Negli scorsi giorni aveva fatto molto discutere la decisione del M5S di incontrare alcuni esponenti del movimento dei “gilet gialli”, tra cui proprio Chalençon, con cui spera di allearsi dopo le elezioni europee. Quell’incontro era stato tra i motivi che avevano spinto la Francia a decidere di richiamare il suo ambasciatore in Italia, che oggi tornerà a Roma.

Nel fuori onda trasmesso da Piazzapulita Chalençon dice, tra le altre cose, che il popolo è dalla sua parte e che la Francia è vicina alla guerra civile: «Io so che rischio molto», ha detto. «Posso prendere una pallottola in testa in qualsiasi momento, ma me ne fotto. Andrò in fondo a quello in cui credo perché se mi ficcano una pallottola in testa, Macron finirebbe sotto la ghigliottina. Oggi siamo arrivati a un tale livello di scontro che se mi colpiscono cade anche Macron, perché il popolo irrompe nell’Eliseo e distrugge tutto: lui, sua moglie e tutta la sua cricca. […] Oggi tutto è calmo ma siamo sull’orlo della guerra civile. Quindi si trovino delle soluzioni politiche molto rapidamente, perché dietro ci sono delle persone pronte a intervenire da ovunque […] dei paramilitari, delle persone che si sono ritirate dall’esercito e che sono contro il potere».

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