Da qualche giorno sta girando su internet – al punto da essere già diventato un meme – un breve video girato qualche giorno fa nella biblioteca dell’università di Washington, a Seattle. Nel video – pubblicato su YouTube il 21 gennaio, il giorno dopo l’insediamento di Trump – si vedono alcune persone protestare contro Trump, con cartelli, slogan e pure con un megafono. A un certo punto si vede un ragazzo – che probabilmente era lì vicino a studiare – che arriva e dice, in modo pacato ma risoluto: «Ehi, ehi, ehi: questa è la biblioteca». Poi è tornato a studiare. «Questa è la biblioteca» in inglese è «This is library», che qualcuno ha subito associato alla famosa «This is Sparta».
È online il teaser trailer di Omicidio all’italiana, il secondo film scritto, diretto e interpretato da Maccio Capatonda, nome d’arte di Marcello Macchia. Il film uscirà nei cinema il 2 marzo e nel cast ci sono anche Herbert Ballerina e Ivo Avido – con cui Capatonda collabora spesso – e, tra gli altri, l’attrice Sabrina Ferilli. Capatonda e Ballerina interpretano il sindaco e il vicesindaco di un comune in cui di solito non succede granché: capita però che ci sia un omicidio, che viene visto come una possibilità per fare come «Cogne, Avetrana e Novi Ligure» e far uscire quel comune dall’anonimato. Ferilli interpreta Donatella Spruzzone, conduttrice di “Chi l’acciso?”. Il teaser è girato come se fosse quello di un grande film americano: pieno di BRAAAAM e con anche un riferimento (la capra) al film horror The Witch.
Il 26 gennaio 1987 gli Smiths – forse la band più originale e creativa dei pur prolifici anni Ottanta britannici – pubblicarono una delle loro canzoni più particolari e rappresentative, in un singolo a 45 giri (fu poi inclusa in alcune raccolte successive). Si chiamava “Shoplifters of the world unite”, che vuol dire una specie di “Ladruncoli di tutto il mondo, unitevi” (shoplifters è un termine tutto inglese che indica chi ruba nei negozi): citazione dello slogan marxista “Proletari di tutto il mondo unitevi”, ma anche allusione al termine shirtlifters, usato per definire gli omosessuali (l’omosessualità è sempre stato un tema alluso, citato e implicato nelle composizioni ed esibizioni di Morrissey, cantante degli Smiths). In un’intervista Morrissey spiegò che la canzone parla di “appropriarsi culturalmente e spiritualmente delle cose a proprio vantaggio”.
– Luca Sofri: Fermatemi se vi sembra di averla già sentita