Il video del poliziotto che ha bloccato un ragazzo per il collo a Vicenza

Il video del poliziotto che ha bloccato un ragazzo per il collo a Vicenza

Sta circolando molto sui social network un video girato il 10 agosto a Vicenza, in cui si vede un ragazzo preso per il collo da un poliziotto e spinto a terra, senza un apparente motivo. Il video è stato pubblicato da un amico del ragazzo fermato, e se ne sta parlando molto perché il fermo del ragazzo appare esageratamente violento e anche perché il ragazzo è di origini latinoamericane, e alcuni ipotizzano che ci possa essere una motivazione razzista nel gesto del poliziotto.

Secondo quanto ricostruito dai giornali locali, il ragazzo era insieme ad altri suoi amici fuori da un supermercato nel centro della città, quando verso le 18 ci sarebbe stata una rissa tra due uomini italiani in cui i ragazzi non erano coinvolti. Cosa è successo dopo è poco chiaro: secondo quanto ricostruito dall’Eco Vicentino, uno dei poliziotti intervenuti sul posto «si sarebbe risentito per una risata» di uno dei due ragazzi.

A quel punto, come si vede nel video, il poliziotto ha chiesto le generalità al ragazzo, che però non ha risposto e ha iniziato a indietreggiare, finché il poliziotto non l’ha afferrato di spalle e bloccato per il collo, spingendolo a terra. Il poliziotto ha poi lasciato la presa, tra le urla degli amici e delle persone che erano sul posto che chiedevano di lasciarlo andare.

I giornali locali scrivono che sulla vicenda è stato aperto un fascicolo di indagine e che il ragazzo, che ha 21 anni e risiede nell’Alto Vicentino, sarebbe stato fermato poco dopo da un’altra pattuglia, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e posto ai domiciliari: Vicenza Today scrive che sarà processato mercoledì per direttissima.

“La controfigura”, il cortometraggio di Damien Chazelle girato con un iPhone

"La controfigura", il cortometraggio di Damien Chazelle girato con un iPhone

Damien Chazelle, il regista statunitense autore di La La LandWhiplash, ha pubblicato in collaborazione con Apple un cortometraggio girato completamente con un iPhone 11 Pro.

Si chiama The stunt double, cioè “La controfigura” e dura circa nove minuti. Il protagonista è interpretato da Tom McComas, una controfigura professionista che ha lavorato in molti film famosi fra cui Il cavaliere oscuro (2008). All’inizio del cortometraggio McComas si butta dal tetto di un grattacielo come parte di un film d’azione ma, mentre cade, il paracadute con cui dovrebbe salvarsi si inceppa.

Mentre precipita McComas vede passare davanti agli occhi tutti i suoi vecchi ruoli, e lo spettatore li vede con lui: scene di vari film fra cui uno che assomiglia a Indiana Jones, un film muto che sembra essere una storia d’amore e un western.

La qualità della videocamera, che è uno dei motivi di vanto dei telefoni di Apple, è effettivamente ottima, ma non è la prima volta che un film viene girato usando i telefoni Apple. Unsane e High Flying Bird, del regista americano Steven Soderbergh, sono girati interamente con iPhone, dopo che nel 2018 il regista disse che non avrebbe più fatto altrimenti.

La novità del cortometraggio di Chazelle è il formato verticale, pensato per essere guardato da un telefono e non da un computer.

Secondo il senatore Calderoli i candidati maschi sono più votati perché “si accoppiano” di più

Secondo il senatore Calderoli i candidati maschi sono più votati perché "si accoppiano" di più

Durante un dibattito al Senato sulle misure per attenuare lo squilibrio tra eletti maschi ed elette femmine (la “doppia preferenza di genere”, approvata per le prossime elezioni in Puglia), il senatore leghista Roberto Calderoli ha sostenuto che laddove in un collegio siano permesse due preferenze da dare a candidati di genere diverso, questo sfavorirebbe le candidate donne, per via di una singolare analisi. Calderoli ha infatti argomentato che il maggior numero di amanti di ciascun maschio – rispetto a quelli delle femmine – trasformerebbe le suddette amanti in potenziali elettrici del suddetto maschio: «il maschio solitamente si accoppia con quattro o cinque rappresentanti del gentil sesso, cosa che la donna solitamente non fa. Il risultato è che il maschio si porta i voti di quattro o cinque signore e le signore non vengono elette».

Lo stesso vicepresidente del Senato Ignazio La Russa – di Fratelli d’Italia, non noto per posizioni progressiste o per grandi aperture nei confronti dei diritti – ha sorriso incredulo chiedendo a Calderoli di chiudere il suo intervento e commentando il suo “avventurarsi” in una simile riflessione.
Il senatore Calderoli si è reso noto in passato per altre avventurose analisi, e soprattutto per aver definito successivamente una “porcata” la stessa legge elettorale di cui era stato il principale autore e che venne a suo tempo adottata per le elezioni politiche italiane.

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