Perché il video di una sposa indiana che si prepara al matrimonio è stato visto 7 milioni di volte

Il video di una sposa indiana che si prepara per il matrimonio è stato visto su YouTube più di 7 milioni di volte. La sposa non è famosa: si chiama Amisha Bhardwaj e la si vede cantare in playback “Cheap Thrills” di Sia durante vari momenti del trucco e della vestizione e ballare con le sue amiche con addosso una camicetta nuziale e dei pantaloncini corti. «Sono sorpresa che il video sia diventato virale perché mostra semplicemente una sposa che si diverte. Non è insolito, ma penso che il mio video abbia rotto con lo stereotipo della sposa indiana, che non dovrebbe ballare così e che sicuramente non dovrebbe indossare il tipo di vestiti che porto io. Il copione della sposa indiana è stato lo stesso per secoli: dovrebbe essere timida, non ridere, sorridere di tanto in tanto e piangere mentre lascia la casa dei suoi genitori. Ma ora la sposa indiana moderna sta scrivendo il proprio copione».

Girare video di matrimoni diversi dal solito, più accattivanti e in cui le spose sono le protagoniste, fa parte di una nuova tendenza in India: dimostra la conquista di una libertà e la volontà di ribellione delle donne stesse rispetto alle imposizioni tradizionali. «Non capisco perché le persone si aspettino che le spose siano timide quando gli sposi possono divertirsi, ballare e bere», ha detto Amisha Bhardwaj intervistata su BBC. I commenti al suo video sono stati positivi anche se qualcuno ha accusato la donna di «distruggere» la cultura indiana. Chi ha girato e prodotto il video ha confermato che «le giovani donne attualmente gestiscono imprese e uffici» e che «quindi non vogliono seguire gli stereotipi quando si tratta di matrimoni». Questo vale però nelle città più grandi mentre molte donne continuano a non avere alcuna scelta. Bhardwaj ha anche spiegato che è importante avere il sostegno dalla propria famiglia e che lei stessa ha potuto fare il video perché sapeva che il suo futuro marito non avrebbe avuto problemi: «Non che avessi bisogno della sua autorizzazione, ma è bello sapere che il tuo partner è sulla tua stessa lunghezza d’onda. Abbiamo iniziato a rompere gli stereotipi: una sposa alla volta».