In un gruppo su Facebook – leggibile da tutti, ma dedicato ai residenti del quartiere Paolo Sarpi di Milano – è stata pubblicata questa richiesta d’aiuto, che volentieri rilanciamo.
Durante la gara 1 del Gran Premio di Aragon di Superbike di sabato, il pilota spagnolo della Ducati Xavi Forés ha preso fuoco insieme alla sua moto. Forés era su un rettilineo, quando si sono sviluppate le fiamme prima sulla sua moto e poi sul suo corpo. È sceso dalla moto ed è corso via, e le fiamme si sono spente praticamente subito. Nel video si vede Forés dopo essersi tolto la giacca, e sembra non avere segni sul corpo: solo leggere ustioni sul collo, l’unica parte scoperta da protezioni. Il direttore tecnico del team Ernesto Marinelli ha spiegato le cause del problema tecnico che ha causato l’incendio: un foro in uno dei tubi di scarico dal quale sono usciti gas a 700 gradi che sono entrati in contatto con la pompa della benzina, fatta in plastica, causando l’incendio. Marinelli ha anche detto che questo tipo di inconvenienti non si era mai verificato perché l’apparato di alimentazione è adeguatamente protetto e schermato.
Che spavento per Xavi #Forés! Il pilota va a fuoco con la sua moto ?? #SBK pic.twitter.com/OXel0D92B9
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) April 1, 2017
New Scientist ha pubblicato un montaggio di fotografie scattate nelle montagne dello Utah, negli Stati Uniti, da un gruppo di ricercatori dell’Università dello Utah in cui si vede un esemplare di tasso americano (Taxidea taxus) che seppellisce il cadavere di un vitello. I ricercatori hanno fotografato la sepoltura perché erano stati loro ad abbandonare la carcassa del vitello, insieme ad altre sei: il loro scopo era vedere quali animali tra quelli che abitano in quella zona e si nutrono di carcasse ne avrebbero approfittato. Una settimana dopo aver lasciato le carcasse i ricercatori sono tornati nella zona per recuperare le fotocamere nascoste lasciate a fotografare gli animali e si sono stupiti scoprendo che di uno dei vitelli non erano rimaste nemmeno le ossa. Hanno poi capito che la carcassa non era stata portata altrove: era solo stata sepolta, dal tasso. Normalmente i tassi americani seppelliscono le carcasse di piccoli animali, come conigli e roditori, ma non si sapeva che fossero in grado di seppellire animali più grandi di loro. Come spiega New Scientist, è vero che il tasso ci ha messo cinque giorni per seppellire la mucca, ma la sua carne gli ha permesso di nutrirsi per più di cinquanta giorni. Un articolo sul comportamento del tasso è stato pubblicato sulla rivista scientifica Western North American Naturalist.