Obama prova a dire i nomi di tutti i morti di Game of Thrones

Obama prova a dire i nomi di tutti i morti di Game of Thrones

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha partecipato a un video di BuzzFeed che chiedeva di registrarsi per votare alle elezioni presidenziali del prossimo novembre. All’inizio del video, Obama fa alcune cose difficili: dire i nomi di tutti i morti di Game of Thrones, giocare all’Allegro Chirurgo, districare delle cuffiette aggrovigliate, fare un braccialetto dell’amicizia per il vicepresidente Joe Biden, fare una pila di cereali Cheerios. Il senso dello spot, spiega Obama, è che sono tutte cose difficili, invece registrarsi per votare è facile.

Dei morti di Game of Thrones Obama si ricorda: Ned Stark, Robb Stark, Kahl Drogo, Jon Snow («ma questo forse non conta davvero»), Renly Baratheon, i lupi Estate e Cagnaccio, Hodor («è stato triste»), Tywin Lannister, Oberyn Martell, Ygritte, Jeoffry Baratheon («grazie a Dio»). Al Post siamo stati più bravi, e li abbiamo elencati tutti qui.

Le città che sono nate, cresciute e scomparse negli ultimi 6000 anni

Le città che sono nate, cresciute e scomparse negli ultimi 6000 anni

Il blogger ed esperto di dati Max Galka ha realizzato un video che mostra la nascita, lo sviluppo e la scomparsa delle città più importanti della storia dell’umanità, dal 3.700 a.C. ai giorni nostri. Galka si è servito di dati recentemente raccolti e pubblicati sulla rivista Scientific Nature Data da un gruppo di ricercatori dell’università di Yale: la ricerca è una delle più esaurienti sullo sviluppo dell’urbanizzazione compilate finora.

Il festeggiamento tipo “haka” della nazionale islandese di calcio

Il festeggiamento tipo "haka" della nazionale islandese di calcio

L’Islanda ha battuto a sorpresa – molto a sorpresa – l’Inghilterra negli ottavi di finale degli Europei di calcio, in corso in Francia. Alla fine della partita i calciatori islandesi hanno festeggiato con le centinaia di tifosi islandesi in tribuna in modo un po’ particolare, con un coro che ha qualcosa dell’aggressività della haka, la “danza” dei rugbisti neozelandesi: i giocatori e i tifosi hanno battuto le mani all’unisono, sempre più veloce, facendo al contempo una specie di verso («uh!»).

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