Per testare una parte del suo nuovo enorme razzo Space Launch System (SLS), la NASA ha sottoposto il serbatoio principale del sistema a una grande pressione, fino a quando l’involucro di metallo non si è squarciato, proprio allo scopo di conoscere il suo carico di rottura. Nel grande cilindro alto 65 metri è stato pompato azoto facendo via via aumentare la pressione interna del serbatoio, sul quale erano state montate migliaia di sensori per rilevare temperatura e deformazioni del metallo. Dopo quasi cinque ore di test, i tecnici della NASA hanno notato una deformazione in un’area del serbatoio, che ha poi ceduto fragorosamente, portando a uno squarcio per buona parte dell’altezza del serbatoio.
Success! Engineers @NASA_Marshall tested the @NASA_SLS liquid hydrogen test article tank to failure – the tank withstood more than 260% of expected flight loads before buckling and rupturing! #Artemis MORE: https://t.co/xznmov26FP pic.twitter.com/qAIyapEJA5
— Jim Bridenstine (@JimBridenstine) December 9, 2019
Il test, piuttosto spettacolare, è servito per mettere alla prova la resistenza del serbatoio di SLS, simulando le sollecitazioni che il razzo riceverà nelle fasi di lancio e di ascesa verso l’orbita terrestre. La prova è stata condotta presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alabama, lo scorso 5 dicembre, e il serbatoio ha dimostrato di sopportare sollecitazioni superiori al 260 per cento di quelle che subisce in un lancio, rivelandosi molto resistente e affidabile.

(NASA)
SLS sarà il razzo più potente disponibile sulla Terra, ma il programma per la sua realizzazione ha subìto negli anni enormi ritardi e non tutti sono convinti che possa essere portato a compimento. La NASA confida di riuscire ad accorciare i tempi coinvolgendo un maggior numero di aziende private. SLS è considerato un elemento centrale per realizzare Artemis, il nuovo programma spaziale della NASA che si è posto l’ambizioso obiettivo di riportare esseri umani sulla Luna entro il 2024.