Nando Martellini e il suo «campioni del mondo»

Nando Martellini e il suo «campioni del mondo»

Il 7 agosto 1921, cento anni fa, nacque in provincia di Latina Nando Martellini, telecronista che per un paio di decenni raccontò sulla Rai i principali tornei di calcio e le gare di ciclismo, compresi gli Europei vinti nel 1968 e la storica semifinale dei Mondiali del 1970 tra Italia e Germania Ovest, quella finita 4 a 3. Passò però alla storia per aver commentato la finale dei Mondiali di calcio del 1982 vinta dall’Italia contro la Germania Ovest, e in particolare per il triplice «campioni del mondo!» con cui esultò dopo il fischio finale. Entrò talmente nei codici della televisione sportiva che da allora è normale che i telecronisti si preparino espressioni particolarmente enfatiche ed efficaci in caso di grandi vittorie, per essere a loro volta ricordati: come nel caso di «chiudete le valigie amici, andiamo a Berlino!» di Fabio Caressa nella semifinale dei Mondiali del 2006, sempre contro la Germania. Martellini morì nel 2004, a 82 anni.

Il video della vittoria dell’Italia nella staffetta 4×100 maschile

Il video della vittoria dell'Italia nella staffetta 4x100 maschile

La vittoria della staffetta italiana maschile nella 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo, ottenuta da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu, è stato un altro storico e incredibile momento per l’atletica e lo sport italiano, arrivato dopo l’altrettanto sorprendente vittoria di Jacobs nei 100 metri, e dopo quelle di Gianmarco Tamberi nel salto in alto e di Massimo Stano e Antonella Palmisano nella marcia 20 km. Sono cinque ori nell’atletica in questa edizione delle Olimpiadi, un risultato incredibile se confrontato con le zero medaglie ottenute a Rio de Janeiro nel 2016. Nel medagliere dell’atletica leggera l’Italia è seconda, dietro soltanto agli Stati Uniti (5 ori, 12 argenti e 6 bronzi), e davanti perfino alla Giamaica (4 ori, 1 argento e 3 bronzi). Nel medagliere complessivo l’Italia è settima, davanti a Germania e Francia.

E con la telecronaca della Rai, di Franco Bragagna Stefano Tilli.

Il tuffatore Tom Daley ha finito il cardigan ai ferri a cui stava lavorando durante le Olimpiadi

Il tuffatore Tom Daley ha finito il cardigan ai ferri a cui stava lavorando durante le Olimpiadi

Il tuffatore britannico Tom Daley, medaglia d’oro nei tuffi sincronizzati da 10 metri alle Olimpiadi di Tokyo, ha finito il cardigan ai ferri a cui stava lavorando nei giorni scorsi mentre assisteva alle gare degli altri atleti. Daley, che ha 27 anni, è uno dei tuffatori più famosi al mondo e nel 2013 si era parlato molto di lui per il suo coming out fatto con un video che era stato molto apprezzato per la leggerezza e la sincerità con cui aveva affrontato il tema.

Le immagini di Daley che lavora ai ferri erano diventate molto popolari in questi giorni, ma finora il tuffatore non aveva detto di preciso cosa stava realizzando. Giovedì ha pubblicato il risultato sul suo account Instagram @madewithlovebytomdaley, dedicato esclusivamente alla sua passione per i lavori a maglia: un cardigan bianco con sulla schiena il logo della delegazione britannica e gli anelli olimpici e sul petto la scritta “Tokyo” in ideogrammi giapponesi.

 

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