Milo Manara non è contento che Elon Musk abbia usato un suo disegno in un tweet

Milo Manara non è contento che Elon Musk abbia usato un suo disegno in un tweet

Domenica Twitter ha ripristinato l’account dell’ex presidente americano Donald Trump, sospeso nel gennaio del 2021 per via di alcuni suoi tweet che legittimavano l’attacco al Congresso degli Stati Uniti compiuto dai suoi sostenitori per impedire l’insediamento di Joe Biden. Il proprietario di Twitter, Elon Musk, ha deciso di rimuovere la sospensione dopo aver chiesto il parere degli utenti con un sondaggio.

Alcune ore dopo ha pubblicato un tweet per commentare scherzosamente il ritorno di Donald Trump sul social network e il “pericolo” che possa ricominciare a twittare di continuo come faceva prima della sospensione. Nel tweet Musk ha usato un disegno di Milo Manara, fumettista e disegnatore italiano noto soprattutto per i suoi lavori di carattere erotico: nel disegno si vede una ragazza seminuda con il logo di Twitter che le copre il fondoschiena e un frate raccolto in preghiera con sopra la scritta “Donald Trump”. Il tweet è accompagnato dalla frase del Padre Nostro “E non ci indurre in tentazioni”.

Dopo la pubblicazione del tweet, Manara ha risposto in maniera molto critica a Musk su Facebook, ipotizzando di poter fargli causa per aver usato un suo disegno senza permesso. «Vorrei che Elon Musk fosse obbligato a twittare mille volte: “Non userò mai più i disegni di Milo Manara senza permesso. Non userò mai più i disegni di Milo Manara senza permesso. Non userò mai più…” Che ne dite se gli faccio causa, chiedendogli 44 miliardi di dollari di risarcimento? Così potrei ricomprare Twitter e ridarlo in gestione a qualcun altro!», ha scritto Manara.

La protesta dei calciatori iraniani prima della partita contro l’Inghilterra

La protesta dei calciatori iraniani prima della partita contro l’Inghilterra

I calciatori della Nazionale di calcio iraniana non hanno cantato il loro inno prima dell’esordio ai Mondiali in Qatar come forma di protesta contro la violenta repressione delle contestazioni al regime in corso da mesi nel loro paese.

Da tempo i calciatori iraniani esprimono il loro sostegno ai manifestanti appena ne hanno occasione: in una delle amichevoli di preparazione ai Mondiali, per esempio, si erano presentati in campo per gli inni nazionali vestiti di nero per coprire i colori delle divise ufficiali.

Diversi membri della Nazionale, tra i quali Sardar Azmoun, Alireza Beiranvand, Majid Hosseini e il capitano Ehsan Hajsafi, non hanno mai nascosto il loro sostegno alle proteste, iniziate a metà settembre in seguito alla morte in carcere di Mahsa Amini, arrestata perché indossava in maniera scorretta il velo islamico. Da allora, nonostante la dura repressione e contrariamente alle aspettative di molti, le manifestazioni antigovernative sono proseguite quasi senza interruzioni.

– Leggi anche: Gli arresti di personaggi famosi in Iran che sostengono le proteste

La Luna vista da vicino e la Terra da lontano, grazie a Orion

La Luna vista da vicino e la Terra da lontano, grazie a Orion

Lunedì il veicolo spaziale Orion della missione Artemis 1 ha compiuto il proprio primo passaggio ravvicinato alla Luna, sorvolando il nostro satellite naturale a una distanza di circa 130 chilometri alle 13:44 (ora italiana). Il passaggio ha fatto parte della serie di manovre effettuate da Orion a oltre 360mila chilometri dalla Terra per inserirsi in un’orbita intorno alla Luna. Da oggi e per alcuni giorni, il veicolo spaziale girerà intorno alla Luna in senso contrario rispetto alla rotazione lunare e, nel farlo, raggiungerà una distanza di 64mila chilometri oltre il satellite naturale.

La Terra vista da Orion (NASA)

Il passaggio ravvicinato di lunedì è stato ripreso dalla telecamere di Orion e trasmesso in diretta dalla NASA, l’agenzia spaziale statunitense che gestisce il programma spaziale Artemis, che ha lo scopo di tornare a esplorare la Luna con esseri umani nei prossimi anni e di costruire una stazione orbitale lunare. Nelle immagini trasmesse dalla NASA era spesso visibile anche la Terra, come una piccola sfera azzurra in lontananza. La ripresa mostrata qui sotto è stata accelerata per evidenziare meglio gli spostamenti di Orion, della Luna e della Terra.

Artemis 1 era partita dalla Terra lo scorso 16 novembre, dopo alcuni rinvii rispetto al piano originario di lanciare la missione a fine agosto. Il lancio ha permesso di sperimentare per la prima volta lo Space Launch System (SLS), il più potente razzo mai costruito alto circa 100 metri. Orion per questa missione è sprovvisto di equipaggio, che sarà invece presente su Artemis 2, mentre occorrerà attendere Artemis 3 per l’allunaggio, come abbiamo raccontato più estesamente qui.

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