Messi ci ha ricordato che è iniziata anche la Copa America

Messi ci ha ricordato che è iniziata anche la Copa America

Mentre in Europa si giocano gli Europei, in Sud America è iniziata la Copa America del calcio, fra tante difficoltà che forse ne hanno ridotto la risonanza internazionale. Doveva essere ospitata dalla Colombia e dall’Argentina, ma prima una e dopo l’altra hanno rinunciato per questioni organizzative legate alla pandemia. A pochi giorni dall’inizio è stata infine spostata in Brasile, in stadi ancora a porte chiuse. E già nella giornata inaugurale, una delle due nazionali che dovevano giocare, il Venezuela, è stata decimata dalle positività al coronavirus e poi ha perso 3-0. In tutto questo, lunedì notte, in Argentina-Cile, il solito Lionel Messi ha ricordato a tutti, con uno dei suoi calci di punizione, che la Copa America è soprattutto quello che si vede in campo.

Il gol da centrocampo di Patrik Schick in Scozia-Repubblica Ceca

Il gol da centrocampo di Patrik Schick in Scozia-Repubblica Ceca

Nel secondo tempo di Scozia-Repubblica Ceca, una delle partite degli Europei di calcio in programma lunedì, l’ex attaccante della Roma Patrik Schick ha segnato da centrocampo il suo secondo gol dell’incontro, dopo quello segnato di testa nel primo tempo. Schick ha approfittato dell’uscita del portiere scozzese David Marshall per sorprenderlo con un tiro a effetto dalla lunga distanza (circa 51 metri): è sicuramente il gol più bello segnato finora nel torneo, e potrebbe restarlo anche fino alla fine. La Repubblica Ceca ha poi vinto 2-0.

Cosa succede a un bambino che riceve la racchetta con cui Djokovic ha vinto il Roland Garros

Cosa succede a un bambino che riceve la racchetta con cui Djokovic ha vinto il Roland Garros

Domenica sera il tennista serbo Novak Djokovic, dopo aver vinto la finale del Roland Garros battendo in finale il greco Stefanos Tsitsipas in cinque set, ha regalato la sua racchetta a un bambino che era sugli spalti: la sua reazione, di entusiasmo quasi incontenibile, è circolata molto online. In conferenza stampa Djokovic ha spiegato di aver regalato la racchetta proprio a quel bambino perché lo aveva sostenuto per tutta la partita, dandogli anche consigli tattici: «In pratica ce l’avevo nel mio orecchio per l’intera partita, specialmente quando ero sotto di 2 set a 0. Mi incoraggiava. In realtà mi dava anche dei consigli tattici del tipo “Tieni il servizio, colpisci una prima palla facile, poi detta il gioco e vai al suo rovescio”. Mi stava allenando, letteralmente».

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