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  • Venerdì 26 settembre 2025

Le mascotte dei Mondiali di calcio del 2026, che si giocheranno in Messico, Canada e Stati Uniti

La FIFA, l’organo di governo del calcio mondiale, ha presentato le tre mascotte dei Mondiali di calcio del 2026, che si giocheranno la prossima estate tra Messico, Canada e Stati Uniti. Le mascotte sono tre animali rappresentativi dei paesi ospitanti: l’alce “Maple” per il Canada, l’aquila “Clutch” per gli Stati Uniti e il giaguaro “Zayu” per il Messico. Sarà la prima volta che il Mondiale di calcio verrà giocato in tre paesi diversi e sarà anche la prima edizione con 48 nazionali anziché 32.

Le tre mascotte dei Mondiali di calcio 2026. Da sinistra a destra: Maple, Zayu e Clutch (FIFA)

Le tre mascotte dei Mondiali di calcio 2026. Da sinistra a destra: Maple, Zayu e Clutch (FIFA)

L’alce Maple – che vuol dire “acero”, l’albero la cui foglia si trova sulla bandiera del Canada – è un portiere, e tra le altre cose la FIFA l’ha associata al valore della «creatività»: una cosa un po’ strana, dato che di solito non è una caratteristica tipica dei portieri.

Il nome dell’aquila statunitense, Clutch, vuol dire invece “decisivo”. Per The Athletic è un nome abbastanza ironico, perché «suggerisce una cultura sportiva che si prende troppo sul serio, incapace persino di dare un nome al cartone animato di un’aquila antropomorfa senza cercare di affermare il dominio americano».

Il giaguaro messicano Zayu, il cui nome sarebbe «sinonimo di unità, forza e gioia», è descritto dalla FIFA come colui che «diffonde la cultura messicana attraverso danza, cucina e tradizioni, unendo le persone oltre i confini con passione e orgoglio». Richiamare i “confini” è abbastanza significativo quando si parla di Messico e Stati Uniti, perché il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – peraltro molto legato a Gianni Infantino, il presidente della FIFA – è sempre stato molto duro sull’immigrazione dal Messico, dicendo spesso di voler «sigillare il confine» tra i due paesi.