La foto vera e il fotomontaggio della Segretaria di Stato francese Marlène Schiappa su Playboy

L’8 aprile in Francia uscirà il nuovo numero dell’edizione locale della nota rivista Playboy, in cui in copertina ci sarà Marlène Schiappa, Segretaria di Stato alle Pari opportunità nel governo di Élisabeth Borne. La foto di copertina rimanderà a una lunga intervista a Schiappa, in cui secondo le anticipazioni si parlerà tra le altre cose di diritti delle donne, politica e letteratura, corredata anche da un servizio fotografico.

Nelle foto Schiappa non è nuda né in pose particolarmente sensuali, come invece accade spesso alle donne che appaiono su Playboy. Tuttavia nelle scorse ore sui social network è circolato un fotomontaggio – ripreso anche da alcuni giornali italiani – che mostra Schiappa indossare un vestito con un’ampia scollatura, e in una posa apparentemente provocante.

Della copertina per ora Playboy ha pubblicato solo un’anticipazione, in cui si vede il volto di Schiappa sotto la testata della rivista. Successivamente il canale televisivo BFMTV ha mostrato in un servizio la foto per intero, in cui si vede Schiappa indossare una semplice tunica bianca (a ricordare l’abito con cui storicamente viene rappresentata la Marianna, personificazione allegorica della Francia).

Il fotomontaggio era stato pubblicato il primo aprile da un utente francese su Twitter. Già poche ore dopo la pubblicazione l’utente aveva ammesso nei commenti che si trattava di un falso.

La foto però è stata presa per vera dal sito del Giornale, che l’ha pubblicata in un articolo online il giorno stesso. E lunedì mattina l’ha pubblicata anche La Stampa in un trafiletto sulla versione cartacea del quotidiano: nel testo si descrive il contenuto della vera copertina, ma la foto che lo accompagna è quella falsa. Intorno all’opportunità di una leader politica di posare in copertina su Playboy ne è nato un piccolo caso politico in Francia, di cui hanno scritto anche altri giornali italiani nel fine settimana (tra cui il Corriere della Sera e Repubblica), pubblicando comunque la foto vera e non quella falsa.

(La Stampa)

(La Stampa)