La maglia bianca di protesta del Lecce nella partita contro l’Atalanta

Domenica sera, per l’ultima partita della trentaquattresima giornata di Serie A, i calciatori del Lecce sono scesi in campo indossando una maglia bianca senza stemmi e senza loghi con la scritta «nessun valore, nessun colore». L’hanno fatto come forma di protesta contro la Lega Serie A – l’associazione delle squadre del principale campionato di calcio maschile – che ha deciso di non rinviare ulteriormente la partita nonostante la richiesta del Lecce, che da giovedì è in lutto per Graziano Fiorita, fisioterapista morto d’infarto a 47 anni mentre era in ritiro con la squadra a Coccaglio (Brescia).

(ANSA/MICHELE MARAVIGLIA)
La partita avrebbe dovuto svolgersi venerdì sera ed era stata rimandata a domenica dalla Lega su richiesta del Lecce. In un comunicato pubblicato domenica dalla squadra però si spiega che il corpo di Fiorito si trova ancora «a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno» e che per questo il Lecce aveva chiesto di rimandare ulteriormente la partita. Nel comunicato si legge che la squadra ha deciso di giocare comunque, ma che tornerà a indossare la sua maglia «quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».

La squadra durante gli allenamenti con una maglia nera con scritto «Graziano» (ANSA/MICHELE MARAVIGLIA)
Il Lecce ha definito la decisione della Lega «terribilmente irrispettosa» e le ha contestato che «in altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli».