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  • Venerdì 26 gennaio 2018

L’odio di Donald Trump per gli squali ha fatto aumentare le donazioni alle associazioni che se ne occupano

Donald Trump a Davos, 25 gennaio 2018
(AP Photo/Evan Vucci)
Donald Trump a Davos, 25 gennaio 2018 (AP Photo/Evan Vucci)

La scorsa settimana la rivista In Touch ha ripubblicato la versione integrale di una lunga intervista a Stormy Daniels, una donna che di mestiere fa la pornostar e che ha avuto una relazione con Donald Trump. L’intervista risale al 2011 e, tra le altre cose, la donna ha raccontato la paura di Trump per gli squali, di cui lui stesso le avrebbe parlato dopo che avevano visto insieme un programma su Discovery Channel. Daniels ha raccontato che Trump le aveva detto che non avrebbe mai dato dei soldi alle organizzazioni che si occupano di squali e che avrebbe aggiunto: «Spero che tutti gli squali muoiano».

Nel 2013 Trump aveva scritto molto chiaramente su Twitter cosa pensava degli squali:

Negli ultimi giorni, le posizioni del presidente USA su questi pesci hanno spinto molte persone a sostenere finanziariamente le organizzazioni internazionali di beneficenza che lavorano con gli squali. Diversi gruppi, come Atlantic White Shark Conservancy e Sea Shepherd Conservation Society, hanno notato un aumento significativo delle donazioni, una è stata inviata con il messaggio “Because Trump”, mentre altre sono fatte proprio a nome di Trump. Secondo Newsweek, qualcuno ha anche adottato uno squalo bianco femmina avvistato al largo delle coste del Messico sempre a nome di Trump.

BBC scrive che anche alcuni gruppi britannici per la conservazione degli squali, come Shark Trust, hanno notato un incremento “evidente” delle donazioni, che sono accompagnate da «messaggi appassionati» che non erano però adatti alla pubblicazione.