Il video del pubblico del Festival di Glastonbury che canta “Someone you loved” al posto di Lewis Capaldi perché la sua voce si è «impallata»

(Screenshot dalla diretta della BBC)
(Screenshot dalla diretta della BBC)

Sabato il cantautore scozzese Lewis Capaldi si è esibito tra molti altri cantanti al Festival di Glastonbury, un festival musicale che si tiene ogni anno in uno spazio all’aperto poco fuori dalla cittadina di Glastonbury, in Inghilterra, e che è uno dei più partecipati al mondo nel suo genere. Era previsto che cantasse per un’ora, ma da un certo punto in poi Capaldi ha fatto evidente fatica a cantare, al punto che si è scusato col pubblico dicendo che la sua voce si era «impallata». Ha poi ammesso di essere molto nervoso per il fatto di esibirsi davanti a così tante persone: «Non so cosa dire. Mi sto letteralmente cagando addosso. C’è un sacco di gente, un sacco di facce. È una cosa piuttosto surreale».

Capaldi si è comunque offerto di finire la sua esibizione, «anche se non riesco a cantare bene». Uno dei momenti più ripresi di questa situazione è stato quello in cui ha provato a cantare una delle sue canzoni più famose, “Someone you loved”, fermandosi più volte senza più riuscire a continuare: il pubblico allora lo ha fatto al posto suo, ma in un contesto che a quel punto era evidentemente molto diverso da quello che si è abituati a vedere quando i cantanti sul palco invitano il pubblico a completare le frasi delle proprie canzoni.

Di recente Capaldi si era preso tre settimane di pausa dalle esibizioni pubbliche, e dal palco di Glastonbury ne ha spiegato i motivi: «È stata una pausa per la mia salute mentale. Volevo tornare e fare “Glasto” perché è incredibile». Ha poi ringraziato il pubblico per averlo fatto sentire a suo agio e annunciato che probabilmente si prenderà un’altra pausa: «Forse non mi vedrete per il resto dell’anno», ha detto. A Capaldi è stata di recente diagnosticata la sindrome di Tourette, un disturbo neurologico che si manifesta con tic e vocalizzi che si fanno più frequenti nei periodi di forte stress o nei momenti di maggiore pressione.