Le recenti vicende politiche di Trapani hanno attirato molte attenzioni, perché è una storia piuttosto assurda: inizialmente la cosa strana era che due dei tre principali candidati sindaco al primo turno erano indagati, poi che entrambi fossero stati sottoposti a misure cautelari, e infine che il vincitore del primo turno si sia sabotato da solo per lasciare al ballottaggio soltanto l’avversario, con l’obiettivo secondo i giornali di arrivare a un commissariamento del comune. Se volete approfondire, la storia lunga è qui. Intanto, per via delle somiglianze tra le vicende della città e quelle della serie sulla politica americana House of Cards, è stata creata la pagina Facebook “House of Trapani”, che tra le altre cose ha realizzato un video notevole in cui ha rifatto la sigla della serie con dei timelapse di Trapani. Democracy is so overrated.
Di persone che mettono su YouTube dei video poco classificabili ce ne sono tante, e tra queste c’è Tatiana Subbotina, un’ingegnera russa in pensione che pubblica video in cui fa parapendio, nuota in acque cristalline, va a cavallo o vola appesa alle zampe di un uccello usando un green screen, quella tecnica per sovrapporre sfondi e oggetti a una ripresa. Subbotina ha 62 e vive a San Pietroburgo. In Russia i suoi brevi video (di solito durano poco più di un minuto) hanno molto successo: alcuni hanno più di 600mila visualizzazioni. Non succede nulla di che – non conoscendo il russo non si può nemmeno capire di cosa parli Subbotina – ma è molto divertente vedere quanto si diverte la cosiddetta «babushka del green screen» (babushka, come sanno i fan di Kate Bush, è un nomignolo russo per le donne anziane).
Subbotina è stata intervistata da Great Big Story a cui ha spiegato di avere imparato da sola a usare il green screen e il programma di montaggio video Premiere Pro guardando tutorial su internet. Ha detto anche di essersi stupita molto che i suoi video abbiano avuto successo e che ora vuole diventare davvero famosa. Il video di Great Big Story ha i sottotitoli in inglese.
Il 16 giugno del 1967, cinquant’anni fa, si tennero i primi concerti di uno dei festival più famosi della storia della musica, il Monterey International Pop Festival. Ci suonarono quasi tutti i nomi grossi dell’epoca, parteciparono migliaia di persone, e il suo successo fu l’ispirazione per festival successivi come quello dell’Isola di Wight o di Woodstock. Si tenne nell’omonima città californiana che ospitava già un importante festival jazz, e durò tre giorni. Durante il primo suonarono fra gli altri gli Animals e Simon and Garfunkel. Il secondo giorno fu il più pieno: salirono sul palco Otis Redding, i Byrds, la Steve Miller Band, Janis Joplin con la Big Brother & the Holding Company e i Jefferson Airplane. Il terzo giorno si esibirono fra gli altri Jimi Hendrix (al suo primo concerto negli Stati Uniti), gli Who e i Grateful Dead. Chiusero il festival Mamas & the Papas. Il festival viene ricordato ancora oggi per molte cose: Jimi Hendrix che brucia e sfascia la sua chitarra, l’esibizione pazzesca dei Grateful Dead e quella di una semi-sconosciuta Janis Joplin, su tutte.