La foto delle bici dei bikesharing di Milano buttate in acqua

La foto delle bici dei bikesharing di Milano buttate in acqua

Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti e del Turismo all’Università di Milano Bicocca, ha pubblicato su Facebook una foto scattata lungo il Naviglio Grande di Milano, tra Corsico e Milano, che mostra diverse bici dei nuovi servizi di bike sharing Mobike e Ofo che sono state buttate in acqua. La foto, scattata in un tratto dove sono sempre parcheggiate molte bici del bike sharing “free floating”, che non devono essere riposte nelle apposite stazioni ma possono essere lasciare dove si vuole, è stata condivisa centinaia di volte, accompagnate soprattutto da commenti indignati. Non è il primo episodio in cui a Milano le bici di questi servizi sono state vandalizzate o comunque usate in modo incivile: ma è capitato anche in diverse altre città del mondo, sollevando polemiche simili.

La classe politica è solo lo specchio dei cittadini. Questo è il servizio di bike sharing a flusso libero di Mobike…

Posted by Andrea Giuricin on Sonntag, 15. Oktober 2017

Cose fastidiose che la gente fa in metropolitana

Cose fastidiose che la gente fa in metropolitana

La società di ricerca YouGov ha fatto uno studio sulle cose che danno più fastidio a chi usa la metropolitana a Londra. Lo studio ha mostrato che ci sono molte cose che danno più fastidio alle donne che agli uomini: il manspreading (l’abitudine di molti uomini di stare seduti con le gambe larghe sui mezzi pubblici occupando più di un sedile), l’ubriachezza, le-persone-che-ti-fissano. Tra le altre cose che infastidiscono i passeggeri londinesi, e che probabilmente sono valide un po’ dappertutto: quelli che stanno in mezzo quando devi scendere, quelli che provano a entrare prima che gli altri siano usciti, quelli che spingono per entrare, quelli che scendendo lasciano rifiuti. Molte persone hanno però detto che la cosa più grave è non lasciare il proprio posto a sedere a una donna incinta, un bambino, un disabile. Le persone più ricche (non solo loro, ma loro più di altre) hanno poi detto di tollerare pochissimo quelli che ascoltano musica ad alto volume.

Diciamo insieme un grande No ai melograni

Diciamo insieme un grande No ai melograni

In questi due video pubblicati su Twitter, circolati parecchio negli ultimi giorni, si vede una professoressa dichiarare con decisione via via crescente il suo odio verso i melograni e poi esortare i suoi studenti a fare altrettanto:

Senza contesto, sembrerebbe che la professoressa sia impazzita. Leggendo tra i commenti si scopre invece che si tratta di una lezione di psicologia dello sviluppo: la professoressa sta spiegando come, rivolgendosi a dei bambini ripetendo violentemente un concetto, li si possa convincere a odiare una determinata cosa fin da piccoli e a conservare questa convinzione anche da adulti.

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