La Dolce Vita uscì oggi, 60 anni fa

La Dolce Vita uscì oggi, 60 anni fa

Il 5 febbraio di sessant’anni fa, al cinema Capitol di Milano, venne proiettato per la prima volta in Italia il film La Dolce Vita, ottava opera del regista riminese Federico Fellini. Prima di essere considerato generalmente uno dei più grandi capolavori nella storia del cinema, per l’Italia dell’epoca fu spiazzante, tanto che alla prima di Milano, Fellini e Mastroianni vennero insultati e nei giorni seguenti numerose proiezioni nei cinema furono annullate “per decoro”. Il film raccontava le giornate romane di Marcello Rubini, giornalista autore di servizi scandalistici, interpretato da Marcello Mastroianni. Creò scalpore per il modo in cui dipinse gli ambienti mondani romani e più in generale il senso di decadenza di un paese all’apice del boom economico.

Tra insulti e accuse, comunque, il film piacque molto e quattro mesi dopo l’uscita vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes. Nel tempo è diventato sinonimo di quel periodo della storia del Novecento italiano e alcune sue scene, come il bacio tra Mastroianni e Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, sono fra le più famose della cinematografia mondiale. Ancora oggi non è raro trovare La Dolce Vita in cima alle classifiche dei migliori film mai realizzati, e frequenti sono anche le volte che viene riproposto. Lo scorso ottobre, per esempio, il British Film Institute ha realizzato un nuovo trailer per i cento anni dalla nascita di Fellini.

Il video di Nancy Pelosi che straccia il discorso di Trump sullo stato dell’Unione

Il video di Nancy Pelosi che straccia il discorso di Trump sullo stato dell'Unione

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tenuto martedì sera il rituale Discorso sullo stato dell’Unione al Congresso, in presenza del vicepresidente Mike Pence e della speaker della Camera Nancy Pelosi.

Poco prima di iniziare il discorso, che è durato più di un’ora, Trump si è avvicinato a Pence e Pelosi per consegnare loro una copia del discorso. Mentre passava il documento a Pelosi, lei gli ha offerto la mano per stringerla ma Trump non ha ricambiato la stretta e si è girato in fretta, mormorando “thank you”. Alla fine del discorso, poi, mentre il Congresso applaudiva, Pelosi ha preso i fogli del discorso di Trump e li ha strappati platealmente, tenendoli ben in vista in modo che fosse ripresa dalle telecamere e fotografata.

Qualcosa di simile era già accaduto nel discorso sullo stato dell’Unione dell’anno scorso, in cui Pelosi, che era stata nominata speaker da poco, applaudì sarcasticamente Trump alla fine del suo discorso. Nelle ultime settimane i rapporti tra i due sono se possibile peggiorati dopo la decisione del Partito Democratico di aprire contro Trump la procedura di impeachment.

Il monologo di Rula Jebreal a Sanremo, sulla violenza contro le donne

Il monologo di Rula Jebreal a Sanremo, sulla violenza contro le donne

La giornalista palestinese Rula Jebreal, conosciuta da molti anni nella televisione italiana per il suo lavoro a La7, ha partecipato alla prima serata del Festival di Sanremo, dove ha presentato alcuni cantanti in gara insieme al conduttore Amadeus e dove ha poi recitato un monologo sulla violenza contro le donne. Jebreal ha raccontato episodi della sua vita e della vita di sua madre – che si uccise quando lei era piccola –, mescolandoli con citazioni di testi di famose canzoni italiane sulle donne.

Leggi anche: Chi è Rula Jebreal

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