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  • Martedì 23 febbraio 2016

La bufala dei suoni lunari registrati dagli astronauti dell’Apollo 10

Ne hanno parlato ieri diversi giornali e siti italiani, riprendendo – ha spiegato Paolo Attivissimo sul suo sito – un articolo completamente infondato pubblicato dall’Huffington Post.

Oggi (22 febbraio) ricorre il ventennale del volo spaziale di due italiani insieme: il 22 febbraio 1996 partivano per lo spazio Maurizio Cheli e Umberto Guidoni sullo Shuttle. Sarebbe magari carino parlare dell’eredità delle loro esperienze in occasione dell’anniversario. Macché: i giornalisti di Repubblica, Il Giornale, La Stampa si buttano a pesce invece su un’altra storia spaziale e rifilano ai loro lettori una panzana datata 1969, copiandola dai media fuffaroli americani senza la minima verifica.

La balla pubblicata da queste testate racconta che quando la missione Apollo 10 era dietro la Luna gli astronauti captarono un suono “simile a una musica” che “non fu divulgato per quarant’anni. La Nasa, incapace di spiegare il fenomeno, secretò e archiviò tutto quello che la radio dell’astronave aveva registrato in quel lasso di tempo e rese pubbliche le trascrizioni delle conversazioni avvenute solo nel 2008” (Repubblica).

La Stampa, nella sezione Tuttoscienze, pubblica un articolo a firma di Fulvio Cerutti che dice che l’episodio è“rimasto top secret sino al 2008” ed è un “fenomeno a cui non è mai stata trovata una spiegazione” (l’articolo è stato parzialmente corretto dopo la mia segnalazione).

Il Giornale, a firma di Franco Iacch, scrive che “l’episodio top secret… è stato declassificato in parte solo nel 2008 (con pesanti censure)” e che gli astronauti nelle loro cuffie udirono “urla”. Iacch conclude scrivendo che “Le registrazioni integrali captate dall’Apollo 10 rimangono top secret”.

Il Corriere pubblica sull’argomento un video con didascalia che dice che il “suono, registrato e trascritto dalla Nasa, è rimasto top secret fino al 2008”. Il link è stato successivamente cambiato.

Ne parla anche Panorama con un articolo di Sabrina Pieragostini, scrivendo che “per decenni l’ente spaziale ha preferito mantenere nascosta la notizia”.

(Continua a leggere sul sito di Paolo Attivissimo)