Kobe Bryant in italiano, sull’Italia, nel 2011

Kobe Bryant in italiano, sull'Italia, nel 2011

Kobe Bryant, ex giocatore di basket NBA tra i più forti e famosi di tutti i tempi, è morto domenica 26 gennaio 2020 in un incidente in elicottero vicino a Los Angeles. Bryant era famoso in tutto il mondo ma era particolarmente amato in Italia, dove aveva vissuto per diversi anni da ragazzo: anche suo padre era stato un giocatore di basket e Bryant e la sua famiglia lo avevano seguito quando giocava in Italia a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia. In un’intervista del 2011 a Radio DeeJay, Bryant – che parlava italiano molto bene – aveva raccontato quale fosse il suo rapporto con l’Italia.

Il cartello sulla porta del sindaco di Milano

Il cartello sulla porta del sindaco di Milano

A Mondovì, in provincia di Cuneo, nella notte tra il 23 e il 24 gennaio qualcuno ha scritto una frase antisemita sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi, e se ne è parlato molto.
La scritta diceva «Juden hier» (qui abitano degli ebrei), richiamando quelle che venivano fatte sulle porte degli ebrei per segnalare la loro presenza ai nazisti, durante i rastrellamenti che precedevano le deportazioni.
A commento dell’episodio, il sindaco di Milano Beppe Sala ha pubblicato su Instagram una foto di un cartello affisso sulla porta di casa sua, che dice: «qui abita un antifascista».

View this post on Instagram

Qui vivo io.

A post shared by Beppe Sala (@beppesala) on

La vittoria per 7-0 dell’Atalanta contro il Torino

La vittoria per 7-0 dell'Atalanta contro il Torino

Sabato sera l’Atalanta ha battuto per 7-0 il Torino in una partita della 21esima giornata di Serie A. Per l’Atalanta, che ha ottenuto una delle più larghe vittorie in Serie A di sempre, hanno segnato Ilicic (tripletta), Gosens, Zapata e Muriel (doppietta). Ora l’Atalanta è al quinto posto in Serie A, mentre il Torino è al  decimo posto.

Nuovo Flash