Le ipotesi sulla salute di Kim Jong-un sono arrivate perfino sui media nordcoreani

Le ipotesi sulla salute di Kim Jong-un sono arrivate perfino sui media nordcoreani

La televisione di stato della Corea del Nord (KCTV), controllata dal regime, ha trasmesso un servizio per esprimere preoccupazione sulla salute del dittatore Kim Jong-un, che di recente si è mostrato in pubblico assai dimagrito rispetto al passato. È una cosa insolita per il regime, che commenta di rado le ipotesi sulla salute di Kim che circolano periodicamente tra gli osservatori stranieri. Nel servizio trasmesso si vede un uomo, identificato come un residente della capitale Pyongyang, dire tra le altre cose: «Il cuore del nostro popolo si è stretto nel vedere il volto emaciato di Kim». Secondo Associated Press, il commento dell’uomo sarebbe stato mostrato per cercare di rafforzare il sostegno di Kim all’interno della Corea del Nord, in un momento non facile per il paese, con l’economia duramente colpita dalla pandemia da coronavirus, dalle sanzioni dell’ONU, dai disastri naturali e dalla incapacità del regime di gestire le emergenze.

Secondo le informazioni disponibili, in passato Kim pesava 140 chili: dalle ultime immagini diffuse sembra avere perso molto in fretta tra i 10 e 20 chili. Alcuni analisti sostengono che Kim si sia messo a dieta per migliorare le proprie condizioni (è noto per essere un assiduo fumatore e bevitore, e per provenire da una famiglia con problemi cardiaci); altri sostengono invece che abbia perso peso a seguito di problemi di salute.

All’estero vanno matti per come l’Italia canta l’inno di Mameli

All'estero vanno matti per come l'Italia canta l'inno di Mameli

Un tempo i giocatori della Nazionale di calcio venivano spesso criticati per come cantavano o non cantavano l’inno di Mameli. Anche a causa di queste discussioni, da metà degli anni Duemila i giocatori hanno iniziato a cantarlo tutti, con diverso trasporto magari, ma tutti. Da un po’ di tempo a questa parte la Nazionale di calcio non si limita a cantarlo, ma lo fa quasi con la stessa intensità della Nazionale di rugby, e questo sembra essere molto apprezzato soprattutto all’estero. Il momento dell’inno prima delle partite dell’Italia è diventato quasi un genere a sé in questi Europei di calcio, specialmente per il pubblico anglosassone: tanti account di testate specializzate stanno condividendo immagini e video con commenti generalmente ammirati.

Su Twitter l’inno italiano è diventato quasi un appuntamento fisso per account statunitensi molto seguiti come ESPN e Bleacher Report e qualcuno ha già iniziato a farlo notare, un po’ annoiato.

– Leggi anche: Che storie hanno gli inni nazionali europei

La dura repressione delle manifestazioni per il Pride a Istanbul

La dura repressione delle manifestazioni per il Pride a Istanbul

Sabato la polizia di Istanbul ha represso con la forza la manifestazione organizzata dagli attivisti e dalle attiviste della comunità LGBT+ in occasione della settimana del Pride, i cui eventi erano stati vietati dalle autorità locali. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni per disperdere le persone, che in diversi casi sono anche state strattonate o spinte. Secondo i giornali locali, durante la manifestazione la polizia ha arrestato una ventina di attiviste e attivisti.

Fino a pochi anni fa la sfilata del Pride a Istanbul attirava anche più di 100mila persone, ma questo è il settimo anno consecutivo in cui le autorità locali vietano gli eventi e le manifestazioni collegate alle tradizionali celebrazioni che si svolgono in moltissimi paesi del mondo, spesso adducendo come scuse la tutela e la sicurezza dell’ordine pubblico. Le persone che negli anni passati si erano comunque radunate per celebrare il Pride erano sempre state respinte con violenza o arrestate dalla polizia.

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