Questa foto di una stella del James Webb Space Telescope è solo l’inizio

Questa foto di una stella del James Webb Space Telescope è solo l'inizio

Il James Webb Space Telescope (JWST), il più potente telescopio spaziale mai realizzato e lanciato in orbita il giorno di Natale del 2021, ha scattato una nuova fotografia alla stella HD 84406, scelta dai tecnici della NASA come punto di riferimento per tarare gli strumenti del telescopio. L’immagine è la prima a essere realizzata impiegando tutti i 18 specchi esagonali del JWST, che lavorando insieme consentono di compiere osservazioni ad alta definizione di corpi celesti lontanissimi, potenzialmente fino a 13,6 miliardi di anni luce, al punto da rendere possibile l’osservazione di come fosse l’Universo nelle sue prime fasi di esistenza.

(NASA)

L’immagine non mostra solamente come gli specchi del telescopio stiano funzionando nelle modalità attese, ma mostra anche efficacemente le potenzialità dello strumento. Oltre a HD 84406 ben visibile al centro, si notano sullo sfondo numerose galassie, che il JWST è riuscito a rilevare, nonostante la forte luminosità della stella in primo piano.

(NASA)

La NASA ha inoltre diffuso un nuovo “selfie” del JWST, che mostra l’attuale allineamento dei 18 specchi. L’immagine è stata ottenuta tramite una particolare lente, che i tecnici impiegano per tarare lo strumento e assicurarsi che gli specchi siano allineati e impostati correttamente per compiere le osservazioni.

Nei prossimi sei mesi, i tecnici della NASA proseguiranno le attività per mettere a punto il JWST, con un complesso lavoro per tarare tutti gli altri sistemi del telescopio. Salvo imprevisti, le prime immagini realizzate a scopo di ricerca saranno diffuse alla fine dell’estate.

I leader di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca sono arrivati a Kiev

I leader di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca sono arrivati a Kiev

Martedì pomeriggio i leader di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia sono arrivati in Ucraina per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky in rappresentanza del Consiglio Europeo, come annunciato in mattinata. La delegazione è composta dal primo ministro ceco Petr Fiala, dal primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, dal vice primo ministro polacco Jarosław Kaczyński (che è anche il capo del partito di governo e la figura politica più influente della Polonia) e dal primo ministro sloveno Janez Janša.

Al momento non è chiaro che cosa farà esattamente la delegazione, ma nel tardo pomeriggio Morawiecki ha pubblicato su Twitter alcune foto del gruppo, che è arrivato a Kiev e non sembra ancora aver avuto modo di incontrare Zelensky. Nel suo post Morawiecki ribadisce che l’Unione Europea sostiene l’Ucraina e dice che «è qui, in una Kiev consumata dalla guerra, che si sta facendo la storia. È qui che la libertà combatte contro il mondo della tirannia. È qui che il futuro di tutti noi resta sospeso».

Una donna ha interrotto un telegiornale della TV di stato russa protestando contro l’invasione dell’Ucraina

Una donna ha interrotto un telegiornale della TV di stato russa protestando contro l'invasione dell'Ucraina

Una trasmissione in diretta di Russia 1, il principale canale televisivo della rete pubblica russa VGTRK, è stata interrotta da una donna che protestava contro l’invasione dell’Ucraina. La donna aveva con sé un cartello su cui si legge, in russo e inglese, «No alla guerra, stop alla guerra. Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo»; e più sotto «russi contro la guerra». L’agenzia di stampa russa TASS dice che la donna potrebbe subire una sanzione amministrativa e qualche giorno in prigione per la protesta.

La donna che ha interrotto il telegiornale si chiama Marina Ovsyannikova e fa parte della redazione del telegiornale di Russia 1. Prima di interromperne la trasmissione aveva realizzato un video per spiegare meglio le ragioni del suo gesto:

Quello che sta succedendo in Ucraina è un crimine. La Russia è l’aggressore in questo caso. E la responsabilità dell’aggressione è riconducibile alla coscienza di un singolo uomo: Vladimir Putin.
Mio padre è ucraino, mia madre russa, e non sono mai stati nemici. La collana che indosso è un simbolo del fatto che la Russia deve immediatamente mettere fine a questa guerra fratricida. I nostri popoli fratelli devono poter fare la pace.
Sfortunatamente ho passato molti degli ultimi anni a lavorare per Russia 1, facendo propaganda per il Cremlino, e me ne vergogno profondamente. Mi vergogno per aver permesso che dalla TV venissero trasmesse menzogne. Mi vergogno di aver permesso la trasformazione in zombie dei cittadini russi. Siamo stati in silenzio nel 2014, quando tutto è cominciato. Non abbiamo protestato quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo osservato in silenzio questo regime disumano, e basta. E ora il mondo intero ci ha girato le spalle. E nemmeno le prossime dieci generazioni riusciranno a lavare la macchia di questa guerra fratricida. Noi russi siamo un popolo intelligente, un popolo che pensa. Solo noi abbiamo il potere di fermare questa follia. Andate a protestare. Non abbiate paura di nulla. Non ci possono rinchiudere tutti.

– Leggi anche: I media russi che chiudono perché non raccontano la guerra come vorrebbe il governo

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