45mila botti di bourbon sono andate a fuoco in un magazzino del Kentucky

45mila botti di bourbon sono andate a fuoco in un magazzino del Kentucky

Circa 45mila botti di bourbon sono andate a fuoco in un grande incendio in un magazzino della distilleria Jim Beam a Versailles, nel Kentucky (Stati Uniti). Le fiamme si sono sviluppate intorno alle 23:30 locali di martedì 2 luglio, e poco dopo sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere l’incendio, il cui bagliore era visibile a diversi chilometri di distanza.

Suntory, la società giapponese che controlla il marchio Jim Beam, ha detto che il magazzino conteneva distillati relativamente giovani e destinati a qualche anno di invecchiamento. Le fiamme sono state spente prima che potessero raggiungere un secondo magazzino, limitando quindi i danni per l’azienda.

I vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore per mettere sotto controllo l’incendio, alimentato dall’alcol contenuto nelle botti di bourbon. La distilleria ha in seguito incaricato un’azienda esterna per la pulizia della zona e per assicurarsi che non siano contaminate le acque di un vicino torrente.

Le 45mila botti contenevano circa l’1 per cento della produzione annua di bourbon di Jim Beam, quindi la perdita non causerà particolari problemi alle forniture e ai clienti della distilleria. Ogni botte aveva una capacità di 200 litri.

Il primo trailer di “Pinocchio” di Matteo Garrone

Il primo trailer di "Pinocchio" di Matteo Garrone

È stato pubblicato il primo trailer di Pinocchio, il film tratto dal celebre romanzo di Collodi Le avventure di Pinocchio, girato dal regista italiano Matteo Garrone. Nel film il protagonista, Pinocchio, è interpretato da Federico Ielapi, mentre suo padre Geppetto è Roberto Benigni (che aveva a sua volta interpretato Pinocchio in un film del 2002 di cui era anche regista). Nel cast ci sono anche Gigi Proietti, Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini e Marcello Fonte, il protagonista di Dogman, l’ultimo film di Garrone. Pinocchio uscirà nei cinema italiani a Natale.

Le scarpe ritirate da Nike su consiglio del giocatore Colin Kaepernick

Le scarpe ritirate da Nike su consiglio del giocatore Colin Kaepernick

Nike ha deciso di non mettere più in vendita una versione delle sue sneaker Air Max 1 realizzata in edizione limitata per il 4 luglio, il giorno dell’Indipendenza americana, e con sopra la Betsy Ross, un’antica versione della bandiera statunitense, a strisce bianche e rosse e con 13 stelle su campo blu. La decisione è stata presa in seguito alle riserve espresse a Nike dal suo testimonial Colin Kaepernick, giocatore di football americano diventato famoso nel 2016 per essersi inginocchiato durante l’inno statunitense prima delle partite in segno di protesta contro le discriminazioni verso i neri. Kaepernick ha fatto notare che la Betsy Ross è nata quando gli Stati Uniti praticavano lo schiavismo, ed è tuttora spesso usata dai gruppi suprematisti bianchi. In risposta, il governatore Repubblicano dell’Arizona, Doug Ducey, ha cancellato un finanziamento da un milione di dollari destinato alla costruzione di una nuova fabbrica di Nike nello stato, e la governatrice Democratica del New Mexico, Michelle Lujan Grisham, ne ha approfittato invitando l’azienda ad aprire la fabbrica nel suo.

La scorsa settimana alcune sneaker erano già circolate nel mercato secondario, per esempio in rivenditori come Stockx, dove avevano raggiunto un costo di 2.500 dollari a paio (2.200 euro), 20 volte più del prezzo di listino.

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