Con le foto di Google Earth si possono fare cose bellissime

Con le foto di Google Earth si possono fare cose bellissime

L’artista irlandese Páraic McGloughlin ha realizzato un video montando una dopo l’altra, ma con criterio, migliaia di immagini satellitari prese da Google Earth. Campi coltivati, città, stabilimenti industriali e deserti ordinati in modo da creare dei movimenti e delle transizioni, servendosi soprattuto di incroci stradali e delle geometrie delle coltivazioni. Il risultato è un video ipnotico che suggerisce principalmente una domanda: quanto tempo ci avrà messo McGloughlin a farlo?

Ricordate la puntata dei Simpson in cui Homer mangia il peperoncino super piccante?

Ricordate la puntata dei Simpson in cui Homer mangia il peperoncino super piccante?

Un uomo di 34 anni è finito in ospedale nello stato di New York dopo aver mangiato il peperoncino più piccante del mondo mentre partecipava a una gara di peperoncini piccanti. L’uomo ha mangiato un Carolina Reaper e nei giorni successivi ha detto di aver avuto mal di testa “terribilmente dolorosi”. Come hanno mostrato gli esami fatti in ospedale, il peperoncino ha infatti causato il restringimento temporaneo dei vasi sanguigni che portano il sangue al cervello. Dopo un po’ di tempo i problemi sono passati e un esame fatto cinque settimane dopo l’assunzione del peperoncino ha mostrato che i vasi sanguigni dell’uomo erano tornati a una condizione normale. Le informazioni sulla vicenda sono disponibili grazie a uno studio a riguardo fatto dalla pubblicazione accademica BMJ Case Reports, pubblicata il 9 aprile.

Il Carolina Reaper è un peperoncino originario del South Carolina ed è stato ottenuto da un incrocio di altri due peperoncini: ha raggiunto circa 2 milioni sulla “scala Scoville”, quella usata per misurare quanto sono piccanti i peperoncini. Su quella scala, un peperoncino jalapeno sta tra un valore di 2.500 e 8mila.

Come funziona la scala di Scoville

«Scusami ma sono romanista da quarant’anni»

«Scusami ma sono romanista da quarant'anni»

Fra i moltissimi tweet celebrativi della storica rimonta della Roma sul Barcellona nei quarti di Champions League, ce n’è uno che è circolato con molta insistenza su Twitter: è quello di Frans Timmermans, 56enne vicepresidente della Commissione Europea ed ex ministro degli Esteri olandese. Timmermans è uno dei più alti funzionari dell’Unione e di solito usa il suo account per comunicazioni istituzionali. Ieri però, alla fine della partita, ha twittato una frase in perfetto dialetto romano, esultando per la vittoria.

Timmermans ha raccontato più volte di essere un grande tifoso della Roma: lo è diventato fra il 1972 e il 1976, quando visse a Roma per via del lavoro di suo padre, che faceva l’archivista per l’ambasciata olandese in Italia. Nel 2014, durante un congresso del Partito Socialista Europeo a Roma, si definì «romano e romanista» e ricevette in regalo dalla Roma una maglietta di Kevin Strootman.

Timmermans parla anche un ottimo italiano, come dimostrò nello stesso convegno; durante un discorso ufficiale, disse:

«dov’è l’anima della nostra Europa? Certo non nei congressi, certo non nei partiti politici, certo non nel Parlamento Europeo o nel consiglio dei Ministri. L’anima della nostra Europa la vedrò stasera quando andrò allo stadio Olimpico per vedere la Roma che vince contro l’Inter. Eh! Scusami ma sono romanista da quarant’anni!»

Timmermans e la Roma

Qualcuno ha questionato riguardo la veridicità del tweet di Frans Timmermans pubblicato poc'anzi.Alleghiamo qui sotto un video del 2014 in cui il collega arringa il volgo romano al congresso del PSE.[Frans Timmermans, dopo una carriera nei servizi segreti olandesi come membro di un team d'elite di interrogatori professionisti, è stato parlamentare, ministro degli esteri e, ora, vicepresidente della Commissione Europea. Parla olandese, tedesco, inglese, italiano, francese e russo]

Gepostet von Gli eurocrati am Dienstag, 10. April 2018

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