La storia dietro alle due immagini della giornalista velata di CNN a Kabul

Diversi giornali italiani hanno ripreso un’immagine che circola molto sui social network che mostra una giornalista di CNN inviata in Afghanistan, Clarissa Ward, vestita in modo molto diverso durante due collegamenti televisivi. Nella prima foto Ward è vestita all’occidentale, mentre nella seconda indossa una abaya, cioè una tunica nera in uso fra le donne che osservano una dottrina conservatrice dell’Islam per coprire gran parte del proprio corpo.

I commenti che accompagnano l’immagine suggeriscono che Ward abbia indossato l’abaya poche ore dopo la conquista di Kabul, la capitale dell’Afghanistan, da parte dei talebani: alcuni lasciano intendere che Ward abbia rinunciato troppo rapidamente ai valori occidentali per compiacere i talebani.

Sul suo profilo Twitter, Ward ha precisato che l’immagine è «fuorviante»: «nella prima foto mi trovavo all’interno di una zona protetta. La seconda è stata scattata per le strade di Kabul dopo che era stata occupata dai talebani. Anche in precedenza, in giro per Kabul, ho sempre indossato un velo per i capelli, anche se non li coprivo totalmente e non usavo una abaya. Quindi una differenza esiste, ma non così pronunciata».

Le giornaliste occidentali che lavorano in paesi a maggioranza musulmana scelgono spesso di coprirsi i capelli in pubblico per rispetto della tradizione locale. Nel caso di Ward non si trattava di una questione di rispetto ma di sicurezza: i talebani praticano una dottrina dell’Islam molto radicale che prevede che la donna si mostri in pubblico quasi completamente velata. Se Ward avesse girato per le strade di Kabul senza questi accorgimenti, avrebbe verosimilmente attirato le attenzioni dei combattenti talebani.

In un recente collegamento televisivo, fra l’altro, la stessa Ward si è presentata vestita all’occidentale. Dall’inquadratura si intuisce che si trova in un luogo al chiuso.