Alle Galápagos è sbucata una tartaruga che credevamo estinta

Alle Galápagos è sbucata una tartaruga che credevamo estinta

Un test genetico ha confermato che una femmina di tartaruga trovata nel 2019 sull’isola di Fernandina, nell’arcipelago delle Galápagos, appartiene a una specie che si considerava estinta da più di un secolo, la Chelonoidis phantasticus. Lo ha annunciato il ministro dll’Ambiente dell’Ecuador – paese a cui appartengono le Galápagos – Gustavo Marique. Il test genetico è stato fatto dall’Università di Yale, che ha confrontato il DNA della tartaruga trovata due anni fa con quello di un esemplare maschio che fu catturato e ucciso nel 1906 e da allora è conservato in un museo.

La Chelonoidis phantasticus è una delle 15 specie di testuggini, cioè tartarughe terrestri, native delle Galápagos; sono anche chiamate tartarughe giganti per via delle loro dimensioni, che pur variando da specie a specie sono maggiori di quelle della maggior parte delle tartarughe. Tutte le specie furono molto danneggiate dalla caccia avvenuta nel corso dell’Ottocento e almeno due si sono estinte. Si stima che attualmente alle Galápagos vivano circa 60mila testuggini di varie specie.

La tartaruga appartenente alla specie Chelonoidis phantasticus è stata chiamata Fern e si stima che abbia un’età compresa tra gli 80 e i 100 anni; ora vive al Galapagos National Park’s Giant Tortoise Breeding Center sull’isola di Santa Cruz. Gli enti che si occupano della salvaguardia della fauna naturale dell’arcipelago organizzeranno una spedizione a Fernandina per cercare altri esemplari della specie: se sarà trovato almeno un maschio sarà portato a sua volta a Santa Cruz per provare a farlo accoppiare con Fern.

L’episodio di sessismo alla “Partita del cuore” denunciato da Aurora Leone dei The Jackal

L'episodio di sessismo alla “Partita del cuore” denunciato da Aurora Leone dei The Jackal

Aurora Leone, che fa parte del gruppo comico The Jackal, ha raccontato in alcune Storie su Instagram che lunedì sera, mentre era a una cena assieme agli altri convocati alla “Partita del cuore”, una partita di calcio di beneficenza tra una selezione di cantanti e una di altri personaggi famosi, un organizzatore le ha intimato di allontanarsi dal tavolo al quale era seduta, perché le donne non erano ammesse. Leone ha raccontato che dopo essersi alzata, insieme al comico Ciro Priello del gruppo, un altro organizzatore l’ha raggiunta al nuovo tavolo provando a giustificare il collega, per poi ribadire comunque che in quanto donna non avrebbe giocato la partita. Leone, in realtà, era stata convocata tra i giocatori della partita. Con Priello ha detto però che adesso non parteciperanno.

Leone ha spiegato che a chiederle di allontanarsi dal tavolo poiché donna è stato Gian Luca Pecchini, responsabile della Nazionale Cantanti e che la seconda persona – che non ha saputo identificare – le ha detto «da quando in qua le donne giocano» e «il completino te lo metti in tribuna». Ha raccontato che diversi membri della Nazionale Cantanti, al cui tavolo era seduta (sebbene convocata per giocare nell’altra squadra), si sono scusati per l’accaduto, aggiungendo di non desiderare che il trattamento che ha ricevuto metta in ombra gli scopi di beneficenza della partita.

La Nazionale Cantanti ha risposto con un comunicato ufficiale che dice: «non accettiamo arroganza, minacce e violenza verbale» e che elenca «alcuni dei nomi delle tantissime donne che, dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta , contro una compagine femminile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti». Il comunicato era stato anche pubblicato sui social, ma poi cancellato.

Nel pomeriggio di martedì è stato poi pubblicato un comunicato in cui Pecchini annuncia le sue dimissioni e spiega di essere «in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone».

“La partita del cuore”, arrivata alla sua trentesima edizione, si giocherà questa sera a Torino e sarà trasmessa dalle 20.45 su Canal 5. A sfidarsi – in un contesto amichevole e di beneficenza – saranno la Nazionale Cantanti e la squadra Campioni per la ricerca, di cui avrebbero dovuto far parte Leone e Priello.

Dua Lipa se l’è presa con un’inserzione sul New York Times che accusa lei e le sorelle Hadid di antisemitismo

Dua Lipa se l'è presa con un'inserzione sul New York Times che accusa lei e le sorelle Hadid di antisemitismo

La cantante Dua Lipa ha criticato su Twitter un’inserzione pubblicitaria a tutta pagina apparsa sabato sull’edizione cartacea del New York Times e pagata da un gruppo chiamato World Values Network, in cui la cantante e le due modelle Gigi e Bella Hadid sono accusate di antisemitismo per aver sostenuto la causa palestinese durante il conflitto degli scorsi giorni tra Israele e i gruppi armati della Striscia di Gaza, che si è concluso giovedì con un cessate il fuoco.

Il World Values Network è un gruppo di lobby statunitense che, secondo il sito ufficiale, ha l’obiettivo di diffondere i valori ebraici nel mondo. L’inserzione raffigura Dua Lipa e le due sorelle Hadid in primo piano, e contiene un testo del capo dell’organizzazione, il rabbino Shmuley Boteach, che definisce le tre donne come «mega-influencer» che hanno «accusato Israele di pulizia etnica» e «diffamato lo stato ebraico», e chiede loro di condannare l’organizzazione radicale Hamas. Sul sito del gruppo le accuse sono ancora più gravi: le tre donne formerebbero «un’empia trinità di bile antisemita che ha lo scopo di demonizzare il popolo ebraico».

Su Twitter, Dua Lipa ha risposto negando le accuse «false e terribili» del World Values Network, che starebbe conducendo una «campagna orribile piena di falsità e di evidenti distorsioni della realtà». «Questo è il prezzo che si paga per difendere i diritti umani dei palestinesi», ha scritto.

Dua Lipa e le due sorelle Hadid (il cui padre ha origini palestinesi) nelle ultime settimane hanno difeso molto attivamente la causa palestinese: in particolare, Gigi e Bella Hadid hanno partecipato a una manifestazione di condanna a Israele negli scorsi giorni a New York. Qualche giorno fa, in un post su Instagram poi rimosso, Bella Hadid aveva scritto che Israele stava facendo «pulizia etnica» del popolo palestinese.

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