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  • Domenica 8 novembre 2020

Four Seasons che non lo erano

(AP Photo/John Minchillo)
(AP Photo/John Minchillo)

Nella mattina di ieri, sabato 7 novembre – poco prima che Joe Biden fosse dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti – il comitato del presidente uscente Donald Trump iniziava una conferenza stampa che sarà ricordata come uno dei momenti più surreali nella storia recente della politica americana.

Partiamo dall’inizio: la conferenza stampa era stata annunciata da Trump nella mattinata, con un tweet che diceva che si sarebbe tenuta al “Four Seasons” di Philadelphia. Cosa che ha portato molti a credere che parlasse di uno degli alberghi della nota catena. Invece, poco dopo il suo primo tweet, Trump si è corretto spiegando che in realtà sarebbe stata davanti al “Four Seasons Total Landscaping”, un negozio di giardinaggio situato accanto a un negozio di pompe funebri e a uno che vende video porno.

Non è chiaro se la conferenza stampa si sia tenuta in un parcheggio di periferia anziché in un lussuoso hotel del centro per via di un errore di prenotazione. Diversi collaboratori di Trump hanno spiegato al New York Times che il parcheggio del negozio sia stato scelto proprio perché periferico e quindi più difficile da raggiungere per eventuali contestatori. È possibile, continua il New York Times, che il primo tweet di Trump fosse conseguenza di un malinteso o di un errore di comunicazione interna.


Anche la conferenza stampa in sé è stata piuttosto assurda. L’avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani, si è trovato a parlare davanti a un garage (coperto da manifesti elettorali) e ha ribadito le solite accuse di brogli nei confronti dei Democratici e di Biden, senza fornire prove. A una giornalista che gli ha chiesto conto del fatto che a Biden fosse stata assegnata la vittoria da tutti i network televisivi, Giuliani ha risposto «non essere ridicola».