Questo è Venere visto dalla sonda BepiColombo nel suo viaggio verso Mercurio

Questo è Venere visto dalla sonda BepiColombo nel suo viaggio verso Mercurio

BepiColombo, la sonda realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con quella giapponese (JAXA), ha da poco compiuto il proprio primo passaggio ravvicinato a Venere, scattando alcune fotografie a una distanza di poco meno di 11mila chilometri dal pianeta.

Il pianeta Venere visto da BepiColombo nel corso del suo passaggio ravvicinato (ESA/JAXA)

La sonda è in viaggio verso Mercurio da un paio di anni e raggiungerà la sua meta nel 2025. Come per la maggior parte delle sonde, il viaggio di BepiColombo non è lineare: sfrutterà la spinta gravitazionale della Terra, di Venere e dello stesso Mercurio per raggiungere il proprio obiettivo.

Nell’aprile di quest’anno la sonda aveva già compiuto un passaggio ravvicinato alla Terra, cui si è poi aggiunto quello di oggi intorno a Venere, che si ripeterà nell’agosto del 2021. Seguiranno poi sei passaggi ravvicinati a Mercurio tra l’autunno del 2021 e il gennaio del 2025.

La massa del Sole costituisce da sola il 99,86 per cento di tutta la massa del nostro Sistema solare, ed esercita un’enorme forza gravitazionale alle quale è difficile sfuggire. Semplificando, BepiColombo dovrà sempre viaggiare con il freno tirato per contrastare l’attrazione del Sole. Lo farà grazie a questi passaggi ravvicinati e ai suoi propulsori ionici, che saranno impiegati per lunghe porzioni del viaggio.

BepiColombo è una delle missioni spaziali più importanti dell’ESA degli ultimi anni: ci permetterà di scoprire nuove cose su Mercurio e, più in generale, di comprendere le dinamiche dei pianeti che orbitano molto vicini alle loro stelle di riferimento, in questo caso il Sole. Il nome della sonda (in realtà è costituita da due sonde per ora unite tra loro) deriva da Giuseppe Colombo, detto Bepi, un matematico e astronomo italiano che nel Novecento dedicò molti dei suoi studi a Mercurio e alla sua esplorazione.

Ottant’anni fa uscì “Il grande dittatore”

Ottant'anni fa uscì "Il grande dittatore"

Il 15 ottobre del 1940, ottant’anni fa, uscì Il grande dittatore, film scritto, diretto e prodotto da Charlie Chaplin, che nella pellicola interpretava Adenoid Hynkel, una versione caricaturale di Adolf Hitler. Il film è considerato uno dei più importanti della storia del cinema ed è stato anche il maggiore successo commerciale di Chaplin, famoso sin dai tempi del cinema muto e diventato molto noto per il personaggio di Charlot.

Il film contiene una serie di gag e pantomime tipiche dello stile comico di Chaplin: per esempio la scena in cui Chaplin/Hynkel danza e fa girare tra le mani un mappamondo gonfiabile, come se fosse il proprio giocattolo, o quella in cui incontra Benzino Napaloni, che era a sua volta una caricatura di Benito Mussolini, e c’è un po’ di confusione sullo scambio di saluti.

L’obiettivo di Chaplin, però, era quello di «denunciare le dittature e celebrare la democrazia e la libertà individuale», ha scritto il noto critico cinematografico Robert Ebert. Così alla fine il film cambia tono e si arriva a un’altra celebre scena, quella in cui il personaggio interpretato da Chaplin abbandona il lato comico e fa un lungo monologo contro «l’avidità» che «ha avvelenato i nostri cuori e ha fatto precipitare il mondo nell’odio» e auspicando il ritorno a un mondo libero e migliore.

Secondo Ebert, il monologo è una delle cose meno riuscite del film, per il modo in cui improvvisamente cambia il tono e trasforma la commedia in una «lezione». Fu però probabilmente una delle ragioni per cui Chaplin decise di fare il film, e una delle sue scene più note.

Inizialmente in Italia il film fu censurato. Venne distribuito per la prima volta nel 1946 col titolo Il dittatore, e uscì con il titolo Il grande dittatore nel 1960: furono però tagliate alcune scene in cui compariva il personaggio di Mussolini/Napaloni, ritenute controverse. Il grande dittatore in totale fu nominato a cinque Oscar nel 1941: miglior film, miglior sceneggiatura originale e miglior colonna sonora; Chaplin fu nominato come miglior attore protagonista e Jack Oackie, che interpretava Napaloni, come miglior attore non protagonista. Non vinse neanche un premio.

Il video di un uomo seguito per sei minuti da un puma, nello Utah

Il video di un uomo seguito per sei minuti da un puma, nello Utah

Sabato un uomo statunitense di nome Kyle Burgess stava facendo un’escursione nel parco dello Slate Canyon, nello Utah, negli Stati Uniti, quando ha trovato vicino a un sentiero quelli che gli erano sembrati quattro gattini. Burgess ha deciso di riprenderli con lo smartphone, ma subito dopo un puma è uscito dal bosco. Burgess, che ha 26 anni, a quel punto, senza smettere di riprendere, ha cominciato a camminare all’indietro per scappare dal puma.

Per sei minuti Burgess ha registrato un video che ha poi pubblicato su Internet ed è stato visualizzato più di tre milioni di volte. Durante il video si sente Burgess imprecare numerose volte e pregare il puma di tornare a prendersi cura dei suoi cuccioli. Burgess durante il video ammette di essere spaventato, quando il puma cerca di attaccarlo, e prova a convincere l’animale a lasciarlo andare chiamandolo anche “gattino”.

Scott Root, il responsabile del servizio di conservazione della fauna selvatica del Dipartimento delle risorse naturali dello Utah, è stato subito avvisato dell’incontro sabato notte e la mattina successiva è stata inviata una squadra per assicurarsi che il puma e i suoi cuccioli non fossero più vicini al sentiero. Root ha detto che nei 30 anni di carriera non  ricorda un attacco mortale da parte di un puma agli uomini nello stato dello Utah.

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