Le foto delle strade piene di persone non dicono sempre la verità

Le fotografie che mostrano persone in fila fuori dai negozi molto vicine tra loro o strade apparentemente trafficate possono essere ingannevoli: se scattate usando un teleobiettivo invece che con un obiettivo grandangolare possono far pensare che le regole sul distanziamento sociale non siano rispettate, anche se non è così. Lo hanno spiegato, in un articolo pubblicato sul sito del canale televisivo danese TV 2, due fotografi di Copenaghen, Ólafur Steinar Gestsson e Philip Davali, che sono stati mandati dall’agenzia Ritzau Scanpix a fotografare le stesse scene usando obiettivi diversi. Con un obiettivo grandangolare si ottengono immagini che mostrano le cose come le vedono gli occhi umani, mentre con un teleobiettivo tutto risulta schiacciato e persone che si trovano a due metri di distanza possono sembrare molto vicine.

Per chi avesse il dubbio che le due foto nel tweet mostrino persone diverse, il giornalista Thomas Baekdal ha evidenziato alcuni particolari.

Ólafur Steinar Gestsson pensa che se gli verrà chiesto di fare delle fotografie per mostrare la vita quotidiana in questo periodo di distanziamento sociale, userà soprattutto obiettivi grandangolari: non crede che usare i teleobiettivi sia scorretto (non sempre gli obiettivi grandangolari offrono la resa più “realistica”), ma ritiene che l’effetto estetico che danno alle foto sia secondario rispetto alla resa realistica che si ottiene con un grandangolare. «Una possibile soluzione potrebbe essere di indicare nella didascalia della foto come è stata scattata, in modo che i photoeditor dei giornali possano sceglierla come credono meglio», ha detto.

Un caso notevole dell’effetto dei teleobiettivi è stato notato su Twitter da alcune persone che commentavano un articolo del quotidiano norvegese Dagbladet secondo cui, sabato 4 aprile, c’erano moltissime persone a spasso nel centro di Oslo, noncuranti delle regole sul distanziamento sociale. Notando la posizione di un segnale stradale e di un lampione, è stato possibile ricostruire che la fotografia mostrava un tratto di strada molto più lungo rispetto all’apparenza nella foto. Uno degli effetti dei teleobiettivi è infatti quello di fare apparire vicine cose anche molto distanti. L’articolo di Dagbladet è stato criticato per aver diffuso un messaggio ingannevole con quell’immagine.