I Flintstones hanno sessant’anni

I Flintstones hanno sessant'anni

Il 30 settembre 1960, sessant’anni fa, andò in onda sul network americano ABC il primissimo episodio dei Flintstones, che fu trasmesso per sei stagioni e per un totale di 166 episodi, diventando uno dei più conosciuti e amati cartoni animati del Novecento, rimasto per decenni nella cultura popolare statunitense e di tutto il mondo. Lo avevano creato William Hanna e Joseph Barbera, i celebri animatori che arrivavano dallo straordinario successo di Tom & Jerry e cercavano un nuovo soggetto per una serie televisiva che potesse averne altrettanto.

Non fu facile. Avevano in mente una storia da sitcom, che raccontasse una tipica famiglia americana degli anni del boom economico in un tipico sobborgo americano, ma volevano trasportarla in un’ambientazione completamente diversa. Fecero un po’ di esperimenti, con l’epoca romana, con gli indiani d’America, coi pellegrini europei del Seicento, ma infine scoprirono che a funzionare meglio di tutte era l’Età della pietra. Un’Età della pietra, però, che fosse in realtà una parodia degli Stati Uniti degli anni Cinquanta, con tanto di automobili ed elettrodomestici riadattati. In cui i cavernicoli giocavano a bowling e vivevano in villette monofamiliari una in fila all’altra, andavano al supermercato e al drive in, e convivevano con i dinosauri e altri animali in realtà estinti.

Come per Tom & Jerry, non era un cartone animato pensato unicamente per i bambini. Anzi, lo era ancora di meno, visto che proponeva le soluzioni e le gag tipiche delle sitcom dell’epoca, interpretate dalle due famiglie protagoniste: quella formata da Fred e Wilma Flintstones (e dopo un paio di stagioni la figlia Ciottolina), e l’altra con Barnie, Betty e Bamm-Bamm Rubble. In particolare ricordava The Honeymooners, a cui si ispirò in modo talmente evidentemente che si sfiorò una causa legale.

I primi episodi furono stroncati dalla critica, e in generale i Flintstones non piacquero mai tanto alla stampa dell’epoca, che li giudicava poco creativi. Ma in realtà diventarono popolarissimi, e nonostante vennero cancellati dopo sei stagioni le repliche furono trasmesse per decenni non solo negli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo. In Italia, dove arrivarono con il titolo Gli antenati, furono trasmessi dalla Rai a partire dal 1963, e vanno in onda ancora ai giorni nostri. Dalla serie originale ne furono tratte molte altre, insieme a film per la televisione, spettacoli teatrali e musical, oltre al più noto film del 1994 con protagonisti John Goodman e Rick Moranis, di cui fu anche fatto il sequel, I Flintstones in Viva Rock Vegas.

Negli anni Cinquanta e Sessanta era normale per le serie televisive avere uno sponsor: e per le prime stagioni i Flintstones fecero pubblicità alle sigarette Winston, con spezzoni dedicati con protagonisti i personaggi del cartone. Lo sponsor cambiò – diventò una marca di succhi di frutta – quando ci si accorse che il pubblico dei Flintstones stava diventando troppo giovane per una pubblicità di sigarette.

Il nuovo fumetto di Zerocalcare inizia con un dito mozzato

Il nuovo fumetto di Zerocalcare inizia con un dito mozzato

Bao Publishing ha diffuso le immagini delle prime pagine del nuovo fumetto di Zerocalcare, Scheletri, che uscirà il 15 ottobre. Stando al riassunto della trama sul sito della casa editrice, Scheletri è come tutti i fumetti di Zerocalcare autobiografico, ma contiene anche delle parti inventate. È ambientato tra oggi e vent’anni fa e parla dell’amicizia tra Zero, l’alter ego del fumettista, che a 18 anni diceva alla madre di frequentare l’università anche se non lo faceva per davvero, e un ragazzo più giovane di nome Arloc.

– Leggi anche: Gli sconti sui fumetti di Bao Publishing, fino al 4 ottobre

La copertina di Scheletri, che si può già ordinare sia su Amazon che nelle varie librerie online come IBS, è questa:

Qualcuno ha rubato la giacca al sindaco di Ventimiglia mentre era in diretta tv

Qualcuno ha rubato la giacca al sindaco di Ventimiglia mentre era in diretta tv

Il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino è stato derubato nella sua città mentre era collegato in diretta con lo studio di Primocanale, un’emittente regionale ligure. Scullino stava per rispondere a una domanda su temi riguardanti i controlli in città – «chi è che controlla i soliti chiamiamoli furbetti che dimenticano la mascherina» – quando qualcuno ha rubato la giacca che Scullino aveva appoggiato su una panchina poco lontano. Scullino ha tentato di allontanarsi dall’inviata di Primocanale, che a quel punto ha esclamato «Mi scappa il sindaco» e poi gli ha chiesto cosa fosse successo. «M’han portato via il giaccone», ha risposto Scullino.

Dopodiché Scullino ha cercato di sdrammatizzare dicendo «ti faccio il conto, vi mando il conto», ma l’inviata ha risposto «no, anche lei stia attento eventualmente». Alla fine Scullino ha risposto alla domanda iniziale, ribadendo poi – probabilmente scherzando – di voler mandare il conto a Primocanale, e l’inviata ha concluso così rivolgendosi al conduttore in studio: «Enrico, ti ripassiamo la linea e nel frattempo aiuterò il sindaco a ritrovare il giaccone».

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