Éric Zemmour è stato allontanato dal centro sportivo di Zinedine Zidane a Marsiglia

Sabato scorso Éric Zemmour, candidato di estrema destra alle elezioni presidenziali francesi, è stato allontanato con il suo entourage da un centro sportivo di Aix-en-Provence, vicino Marsiglia, di proprietà dell’ex calciatore, ora allenatore, Zinedine Zidane. I collaboratori di Zemmour avevano affittato per scopi elettorali uno dei campi di calcetto della struttura. A partita iniziata, però, uno dei fratelli di Zidane, Nourredine, che gestisce il centro, è entrato in campo chiedendo a Zemmour e alle altre persone presenti di andarsene.

Secondo la stampa francese, Nourredine Zidane avrebbe chiesto l’allontanamento, anche in modo piuttosto insistente, perché la prenotazione del campo non era stata fatta a nome di Zemmour o del suo comitato elettorale — estesamente accusato di xenofobia e contrario al multiculturalismo e all’immigrazione — e perché il centro sportivo non voleva essere associato al candidato dell’estrema destra. La famiglia Zidane ha origini algerine ed emigrò in Francia nel 1953.

Zemmour avrebbe poi detto al giornale Le Parisien: «Vedete, in Francia non ci sono soltanto aree inaccessibili, ma anche aree vietate al calcio». Il primo turno delle elezioni presidenziali si terrà il prossimo 10 aprile. Oltre a Zemmour, la destra ha come candidati Valérie Pécresse di Les Républicains (LR), il partito un tempo guidato dall’ex presidente Nicolas Sarkozy, e Marine Le Pen di Rassemblement National. L’attuale presidente Emmanuel Macron ha annunciato la sua ricandidatura circa un mese fa.