Éric Zemmour è stato allontanato dal centro sportivo di Zinedine Zidane a Marsiglia

Éric Zemmour è stato allontanato dal centro sportivo di Zinedine Zidane a Marsiglia

Sabato scorso Éric Zemmour, candidato di estrema destra alle elezioni presidenziali francesi, è stato allontanato con il suo entourage da un centro sportivo di Aix-en-Provence, vicino Marsiglia, di proprietà dell’ex calciatore, ora allenatore, Zinedine Zidane. I collaboratori di Zemmour avevano affittato per scopi elettorali uno dei campi di calcetto della struttura. A partita iniziata, però, uno dei fratelli di Zidane, Nourredine, che gestisce il centro, è entrato in campo chiedendo a Zemmour e alle altre persone presenti di andarsene.

Secondo la stampa francese, Nourredine Zidane avrebbe chiesto l’allontanamento, anche in modo piuttosto insistente, perché la prenotazione del campo non era stata fatta a nome di Zemmour o del suo comitato elettorale — estesamente accusato di xenofobia e contrario al multiculturalismo e all’immigrazione — e perché il centro sportivo non voleva essere associato al candidato dell’estrema destra. La famiglia Zidane ha origini algerine ed emigrò in Francia nel 1953.

Zemmour avrebbe poi detto al giornale Le Parisien: «Vedete, in Francia non ci sono soltanto aree inaccessibili, ma anche aree vietate al calcio». Il primo turno delle elezioni presidenziali si terrà il prossimo 10 aprile. Oltre a Zemmour, la destra ha come candidati Valérie Pécresse di Les Républicains (LR), il partito un tempo guidato dall’ex presidente Nicolas Sarkozy, e Marine Le Pen di Rassemblement National. L’attuale presidente Emmanuel Macron ha annunciato la sua ricandidatura circa un mese fa.

Il nuovo record mondiale di spettatori per una partita di calcio femminile

Il nuovo record mondiale di spettatori per una partita di calcio femminile

Mercoledì sera al Camp Nou di Barcellona si è giocato il ritorno dei quarti di finale di Champions League femminile tra Barcellona e Real Madrid. Con 91.553 spettatori ha stabilito il nuovo record mondiale di presenze per una partita femminile, superando i 90.185 della finale dei Mondiali del 1999 giocata tra Stati Uniti e Cina al Rose Bowl di Pasadena. All’ingresso in campo delle squadre, il tradizionale motto del Barcellona «Mes que un club» (più di un club), è stato sostituito dalla scritta «More than empowerment» (più dell’emancipazione).

La partita è stata vinta 5-2 dal Barcellona. Nonostante il risultato netto, è stata una delle più spettacolari viste in questa edizione di Champions League. Il Barcellona è andato in vantaggio con un cross di Mapi León dalla tre quarti finito in porta. Il Real Madrid ha prima pareggiato al quarto d’ora su calcio di rigore, poi è andato in vantaggio con un pallonetto da centrocampo di Claudia Zornoza. Nel secondo tempo il Barcellona ha recuperato lo svantaggio e poi ha dilagato segnandone altri tre, anche con Alexia Putellas, premiata con il Pallone d’Oro lo scorso novembre.

In semifinale il Barcellona incontrerà la vincente di Arsenal-Wolfsburg, in programma stasera, quando si giocherà anche Lione-Juventus, l’altra semifinale, che all’andata era stata vinta 2-1 in casa dalla Juventus. La vincente delle due andrà in semifinale contro il Paris Saint-Germain, che mercoledì ha eliminato il Bayern Monaco.

La canzone del “maggior generale moderno”, per chi ascolta Tienimi Bordone

La canzone del “maggior generale moderno”, per chi ascolta Tienimi Bordone

Nella puntata di oggi di Tienimi Bordone, il podcast quotidiano di Matteo Bordone per gli abbonati del Post, si parla di “I Am the Very Model of a Modern Major-General”, più nota come la “Major-General’s Song”. È una canzone che ha più di un secolo, pensata dai compositori britannici Gilbert e Sullivan per l’opera comica in due atti The Pirates of Penzance. È un lungo e vivace scioglilingua in rima, piuttosto famoso negli Stati Uniti e parecchio difficile da cantare, con un testo in cui, dopo essersi presentato come “il modello di un moderno maggior generale”, chi canta illustra una sorta di curriculum personale, pieno di riferimenti storici, di gag e di battute. Come dice Bordone, è «una tavolozza sulla quale hanno disegnato tantissimi», uno «standard rifatto da infiniti artisti in infiniti contesti». A cui si è aggiunta, per festeggiare la 600esima puntata del podcast, anche la personale versione di Bordone.

In The Pirate of Penzance, film del 1983 tratto dall’opera, la “Major-General’s Song” è così, tra l’altro con un paio di aggiunte per aggiornare il testo al nuovo secolo:

La versione rivista e adattata di Studio 60 on the Sunset Strip, serie tv di Aaron Sorkin su un programma ispirato al Saturday Night Live, fa invece così:

Questa, invece, è la versione dei “minions” di Cattivissimo me 3, con un testo perlopiù incomprensibile, alla Charlie Chaplin, che include la parola “lasagna”:

Qualcosa di simile successe anche nei Griffin:

 

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